Come previsto: Agnelli e Masnaga
nella Giunta camerale allargata

Come da copione. La piccola industria e il credito sono entrati nella giunta della Camera di Commercio allargata a undici: dieci componenti più il presidente Paolo Malvestiti. Il verdetto è uscito ieri in consiglio camerale a scrutinio segreto come previsto dallo Statuto.

Come da copione. La piccola industria e il credito sono entrati nella giunta della Camera di Commercio allargata a undici: dieci componenti più il presidente Paolo Malvestiti. Il verdetto è uscito ieri in consiglio camerale a scrutinio segreto come previsto dallo Statuto, anche se già dalle dichiarazioni in aula era emersa una convergenza unanime sui due candidati: il direttore della Banca Popolare di Bergamo, Giuseppe Masnaga (27 voti), e il presidente di Apindustria, Paolo Agnelli (25).

Ciascuno dei 29 consiglieri votanti aveva a disposizione due preferenze. Il responso finale ha dato anche una scheda bianca e un voto per il rappresentante dei consumatori Umberto Dolci. «Una più ampia rappresentanza è indispensabile e l'allargamento è una grande dimostrazione che si passa dalle parole ai fatti», ha detto Malvestiti. Agnelli e Masnaga sono stati proposti rispettivamente dal presidente di turno di Imprese & Territorio, Giancarlo Colombi, e da Mario Ratti, esponente di Confindustria, che ha accennato alle «competenze e opportunità» che il mondo bancario può offrire alle imprese.

A sostegno di entrambi si è espresso il portavoce del comitato delle Pmi, Luigi Trigona: «Industria e credito sono strategici». E l'ampia condivisione della scelta è emersa anche dagli interventi dei consiglieri.

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