Strachitunt, Consorzio all'attacco
per difendere la zona di origine

Al contrattacco. Dopo la «doccia fredda » del ricorso presentato da alcuni produttori di pianura che di fatto ha bloccato l'iter per la Dop, il Consorzio di Tutela dello Strachitunt non ci sta ed è pronto a dare battaglia.

Al contrattacco. Dopo la «doccia fredda » del ricorso presentato da alcuni produttori di pianura che di fatto ha bloccato l'iter per la Dop, il Consorzio di Tutela dello Strachitunt non ci sta ed è pronto a dare battaglia: giovedì sono infatti partite da Vedeseta, destinazione Regione e Ministero delle Politiche Agricole, le controdeduzioni che mirano a rivendicare l'unicità del territorio in cui si produce il celebre formaggio a due paste e latte crudo, unanimemente riconosciuto come «papà del gorgonzola».

Il consorzio guidato da Alvaro Ravasio difende a spada tratta il suo Disciplinare e ricorda un particolare non da poco: «Ministero e Regione Lombardia hanno già censito nel 2003 la denominazione Strachitunt come prodotto agroalimentare tradizionale originario della Val Taleggio in Valle Brembana: ciò dimostra l'esistenza di una certificazione pubblica di tradizionalità del nome con specifico riferimento alla zona di origine per la quale oggi si rivendica la Dop».

<+tondo>Ma nelle carte inviate al ministero dal Consorzio c'è anche un attacco alla Camera di commercio, rea di aver legittimato, con il marchio «Bergamo città dai mille… sapori», lo strachitunt di pianura, inserendolo nel suo paniere di prodotti tipici.

Sul tema il segretario generale della Camera Emanuele Prati precisa che «senza entrare nelle diatribe fra produttori, alla Camera sta a cuore solo il supporto all'economia bergamasca anche attraverso la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti».

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