A2A, utile semestrale: 120 milioni
È un terzo del risultato 2010

A2A ha registrato nel semestre un utile di 120 milioni di euro e in netto calo rispetto ai 371 milioni segnati nello stesso periodo del 2010, che beneficiavano però delle forti plusvalenze della cessione di Alpiq. I ricavi crescono del 6,7% sopra i 3 miliardi di euro.

A2A ha registrato nel semestre un utile di 120 milioni di euro e in netto calo rispetto ai 371 milioni segnati nello stesso periodo dello scorso anno, che beneficiavano però delle forti plusvalenze della cessione di Alpiq. I ricavi crescono del 6,7% sopra i 3 miliardi di euro.

La posizione finanziaria netta si è portata a 3.758 milioni di euro a fine giugno, con un miglioramento di 135 milioni rispetto a fine 2010. Tornando ai risultati di periodo, il margine operativo lordo è salito dell'1,5% a 477 milioni.

Circa l'evoluzione prevedibile della gestione, secondo A2A nella seconda parte dell'esercizio si confermerà «la situazione ormai strutturale di difficoltà nei comparti dell'energia elettrica e del gas che presentano una situazione di significativo sbilanciamento tra capacità produttiva (o di importazione) e livello della domanda interna».

A livello di performance industriale, il buon andamento della filiera «Ambiente» e della filiera «Calore e Servizi» contribuiranno a compensare parzialmente la contrazione dei risultati della filiera Energia.

Il consiglio di gestione di A2A «ha preso atto con soddisfazione del mantenimento dei livelli di redditività industriale del gruppo, in un contesto settoriale caratterizzato, per quanto concerne energia elettrica e gas, da forte sovra-capacità produttiva e da domanda stagnante».

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 4 agosto

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