Confindustria sceglie il presidente
E' sfida tra Bombassei e Squinzi

Con il voto segreto, oggi - giovedì 22 - la giunta di Confindustria sceglierà tra Alberto Bombassei e Giorgio Squinzi il presidente designato per il dopo-Marcegaglia. Quattro anni fa Marcegaglia prese il testimone da Montezemolo con un consenso unanime.

Con il voto segreto, oggi - giovedì 22 - la giunta di Confindustria sceglierà tra Alberto Bombassei e Giorgio Squinzi il presidente designato per il dopo-Marcegaglia. Quattro anni fa Emma Marcegaglia prese il testimone da Luca Cordero di Montezemolo con un consenso unanime (126 voti su 132), e Confindustria si mostrò compatta.

Sarà il voto dei 187 componenti della giunta a dare un verdetto, certificando come si divide il consenso: Squinzi è apparso nelle prime battute in vantaggio ma Bombassei mostra fiducia. Saranno i tre saggi della commissione di designazione a presentare i due candidati alla giunta in via dell'Astronomia. Ed i risultati del loro lavoro animeranno il dibattito che precederà il voto.

Giorgio Squinzi, amministratore di Mapei, è il candidato della "continuità nel cambiamento", in sintonia con Emma Marcegaglia.

"Non mi considero nè un falco, nè una colomba - ha detto di se stesso nelle scorse settimane -: cerco sempre di essere una persona rigorosa ed equilibrata, convinto che è meglio dialogare in modo leale e costruttivo".

Alberto Bombassei, presidente di Brembo, ha invece incentrato la sua corsa alla presidenza sull'obiettivo di una "rifondazione" dell'associazione degli industriali, con un programma di netta discontinuità; come dimostra anche il sostegno arrivato da Sergio Marchionne, l'ad della Fiat (che è formalmente uscita da Confindustria da inizio 2012, dopo lo strappo dello scorso anno).

"Il mio lungo impegno prima in Federmeccanica poi come vice presidente per le relazioni industriali mi ha fatto guadagnare l'etichetta di falco ma - ha puntualizzato - sono semplificazioni giornalistiche".

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