«Novem lasci venire i politici
in assemblea o sarà sciopero»

Continua ad essere alta la tensione alla Novem di Bagnatica, dove è stata annunciata da settimane la mobilità per 117 persone su un organico di 289.
Si ventila infatti l'ipotesi di due ore di sciopero nel caso in cui la direzione non permetta la partecipazione dei rappresentanti delle forze politiche locali all'attesa assemblea dei lavoratori fissata per lunedì.

Nell'incontro di mercoledì con l'azienda i sindacati hanno infatti chiesto una risposta definitiva rispetto alla partecipazione della politica: «In caso di diniego, oltre allo sciopero, abbiamo comunicato che l'assemblea si terrà ai cancelli della Novem», hanno annunciato Ivan Comotti della Fillea-Cgil e Gabriele Mazzoleni, segretario della Filca-Cisl di Bergamo.
«Cassa e solidarietà insieme»

L'incontro è servito ai sindacati anche per chiarire i contorni dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali: «Abbiamo fatto avere alla direzione aziendale gli estremi legislativi che prevedono la coesistenza tra contratti di solidarietà e cassa straordinaria, visto che la direzione era scettica al riguardo. Ora a Novem non resta che prendere una posizione politica chiara in merito: gli strumenti ci sono e possono essere usati insieme. Per l'ennesima volta dimostriamo la nostra disponibilità ad intavolare una trattativa su presupposti condivisi senza escludere a priori nessun ammortizzatore. L'obiettivo è tutelare al meglio i lavoratori della Novem, individuando nella continuazione dell'attività lavorativa dello stabilimento la priorità».

Venerdì mattina intanto è in programma l'incontro con l'assessore provinciale al Lavoro Enrico Zucchi.

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