Banca Bergamasca in assemblea
Il dg Ghilardi: «Segnali positivi»

«I primi cinque mesi di quest'anno hanno evidenziato un andamento lievemente migliore rispetto al 2011. Sotto quest'aspetto i risultati sono più positivi rispetto a quanto preventivato». Ottimismo prudente per Marino Ghilardi, direttore generale della Banca della Bergamasca.

«I primi cinque mesi di quest'anno hanno evidenziato un andamento lievemente migliore rispetto al 2011. Sotto quest'aspetto i risultati sono più positivi rispetto a quanto preventivato». Ottimismo prudente per Marino Ghilardi, direttore generale della Banca della Bergamasca.

Lo ha espresso a margine dell'assemblea ordinaria dei soci dell'istituto presieduto da Giobattista Azzola, svoltasi alla Fiera di Bergamo. «Ma siamo a quasi a metà anno - aggiunge - e non sappiamo come si evolverà la crisi. Il timore di un deterioramento del credito è sempre presente, anche se continuiamo a restare vigili. La raccolta e gli impieghi sono in linea con quanto realizzato l'anno scorso. Per questi ultimi si è operato un ricambio, una rotazione dei crediti erogati, per circa dodici milioni di euro, che dovrebbe favorire la ripresa dell'economia locale».
 
Agli oltre mille soci intervenuti (sui 4.153 iscritti), il presidente uscente Azzola e il direttore Ghilardi hanno illustrato le risultanze dell'esercizio 2011, il 117° della banca con sede a Zanica. Il bilancio chiuso al 31 dicembre scorso è stato approvato dagli azionisti, così come la destinazione dell'utile di 1,56 milioni di euro («quasi dimezzato rispetto al 2010 – ha osservato il direttore Ghilardi – pur in presenza di un aumento dei volumi intermediati, proprio in relazione alla scelta della banca di offrire alla clientela condizioni di favore per tassi e commissioni da servizi e di operare maggiori accantonamenti, resisi necessari a fronte del deterioramento del credito») a riserva legale per 1,2 milioni di euro, 47 mila euro ai fondi mutualistici, 65 mila euro ai fini di beneficienza e mutualità, a distribuzione di dividendi ai soci per 136 mila euro e ad aumento del valore nominale delle azioni per 100 mila euro.

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