Pigna, c'è il recupero produttivo
Si riparte con 300 nuovi posti

Il contratto di recupero produttivo della Pigna di Alzano è realtà. Finalizzato alla ristrutturazione dell' insediamento produttivo delle Cartiere e alla contestuale riqualificazione delle aree, è stato firmato giovedì mattina.

Il contratto di recupero produttivo della Pigna di Alzano è realtà. Finalizzato alla ristrutturazione dell'insediamento produttivo delle Cartiere e alla contestuale riqualificazione delle aree, è stato firmato giovedì mattina.

Si tratta del primo esempio a livello regionale di accordo tra istituzioni e realtà pubbliche e private per la realizzazione di progetti di rilevante impatto sociale nell'ambito regionale. «Un modello che si potrebbe tranquillamente applicare in ad altre situazioni analoghe in Lombardia», ha detto Andrea Gibelli assessore all'Industria e artigianato della Regione Lombardia.

«Quello che sottoscriviamo oggi è una cosa magica - ha sottolineato il presidente Pirovano -, temevamo di perdere occupazione qui alla Pigna e invece non solo questo non accadrà ma, grazie a questo intervento, altre persone verranno assunte grazie alla riorganizzazione dell'attività industriale delle Cartiere, tramite opere di rinnovo dei volumi edilizi esistenti».

Nel nuovo progetto 75% degli spazi avrà destinazione industriale, il 12% commerciale-direzionale, il 10% residenziale e il restante 3% sarà riservato al terziario. Infine verranno realizzati anche circa 1.500 nuovi parcheggi a servizio della Teb.

L'incontro per la firma s'è tenuto alle Cartiere Pigna di Alzano Lombardo: il documento è stato firmato da Andrea Gibelli assessore all'Industria e artigianato della Regione Lombardia, da Ettore PIrovano presidente della Provincia di Bergamo, da Roberto Anelli sindaco del Comune di Alzano, da Giorgio Jannone per l'azienda, dalla società Leonardo Spa e da Cgil, Cisl e Uil. 

«Questo delle Cartiere Paolo Pigna è un modello da seguire di recupero produttivo: è la dimostrazione, che, quando i diversi soggetti si mettono attorno a un tavolo per recuperare un marchio storico come 'Pigna', innovando e diversificando le attività, il successo è garantito». Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all'Industria e Artigianato di Regione Lombardia, partecipando oggi alle Cartiere Pigna di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, alla sottoscrizione del Contratto di recupero produttivo 'Cartiere Paolo Pigna'. Presenti nei nuovi locali della dirigenza i rappresentanti di: Provincia di Bergamo, Comune di Alzano Lombardo, Società Cartiere Paolo Pigna S.p.A., Società Leonardo S.p.A. e sindacati Cgil, Cisl e Uil.

RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE
- Il contratto è finalizzato alla ristrutturazione aziendale dell'insediamento produttivo delle Cartiere Paolo Pigna e alla contestuale riqualificazione delle aree dell'insediamento produttivo in via di dismissione e costituisce il primo importante esempio a livello regionale di accordo tra Regione, autonomie locali e funzionali, imprese, rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro e altri soggetti pubblici e privati, per la realizzazione di progetti di rilevante impatto sociale nell'ambito regionale, in relazione al numero dei lavoratori coinvolti.

OTTENUTI RISULTATI IMPORTANTI - "Per Regione Lombardia la firma di questo accordo - ha detto Gibelli - è sicuramente un segnale di maturazione culturale, che permetterà, in futuro, di copiare l'esempio delle Cartiere Pigna in altre realtà lombarde". "Questa firma - ha proseguito - è un punto di partenza importante e va nella direzione di far sedere attorno a un tavolo più soggetti, che concorrono al raggiungimento di risultati importanti: il mantenimento occupazionale, il superamento di alcune divisioni, l'innovazione rispetto alla funzionalità degli spazi, la memoria storica e il rapporto tra diversi livelli istituzionali, imprenditoria e sindacati". Gibelli ha voluto inoltre sottolineare che al centro della prossima agenda politica rimarranno temi come "il lavoro, l'occupazione, il recupero produttivo".

L'intervista nel filmato allegato

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