A2A, sulla revoca del CdS
Bruni irritato contesta il metodo

I comuni di Milano e Brescia, azionisti di A2A, hanno «condiviso l'obiettivo di revocare i componenti del Consiglio di Sorveglianza» dell'ex municipalizzata nominati su indicazione del Comune di Brescia e di provvedere alla sua «immediata sostituzione» in occasione dell'assemblea degli azionisti. A decadere quindi è lo stesso presidente del Consiglio di Sorveglianza Renzo Capra, già storico presidente dell'Asm Brescia dal 1995, poi divenuta Spa nel luglio 1998 e quotata alla Borsa di Milano dal luglio 2002.

Con lui vengono sollevati dall'incarico Claudio Buizza, Antonio Capezzuto, Pierfrancesco Cuter, Giovanni Rizzardi, Angelo Rampinelli Rota e Cesare Spreafico: come ha fatto sapere l'utility lombarda, il consiglio di sorveglianza resterà in carica fino alla prossima assemblea fissata, in prima convocazione, per il 29 maggio.

La decisione, spiega una nota di Palazzo Marino, è stata presa perché, dopo il cambio di maggioranza all'interno del comune di Brescia, «è venuto meno il rapporto fiduciario» tra lo stesso Comune e i componenti del consiglio di sorveglianza di A2A, nominati sotto la precedente amministrazione. Il Comune di Milano ricorda inoltre che (in base all'accordo parasociale sottoscritto nell'ottobre del 2007) i componenti del Consiglio in precedenza erano stati indicati da Brescia.

La sostituzione del Consiglio di Sorveglianza, organo di indirizzo e di controllo della utility, avverrà quindi il 29 maggio (3 giugno in seconda convocazione), ovvero in occasione dell'assemblea degli azionisti di A2A, chiamata peraltro ad approvare il bilancio. Secondo alcuni rumors, la decisione di ieri sarebbe il primo passo verso un ritorno al sistema di governance tradizionale dall'attuale duale che in più occasioni ha rallentato l'operatività dell'azienda.

Secca la replica del sindaco di Bergamo, Roberto Bruni.
“I Comuni di Milano e Brescia hanno annunciato di voler provvedere alla revoca dei componenti del Consiglio di sorveglianza di A2A nominati dall’Ente bresciano. I rappresentanti di quel partito che ha fatto la sua fortuna sulla lotta all’ingerenza della politica nella società e nell’economia, sulla base esclusiva di logiche di appartenenza politica, si assumono ora la responsabilità di revocare alcuni consiglieri di una società che opera sul libero mercato. La revoca del presidente Renzo Capra, noto tecnico-manager che ha contribuito più di chiunque altro al grande successo di ASM e che era stato indicato come naturale presidente della Sorveglianza dopo la fusione con AEM da parte dell’Amministrazione di centro sinistra, è un fatto che ha dell’incredibile. Anche l’Amministrazione comunale di Bergamo, nell’individuare il prof. Tancredi Bianchi come proprio rappresentante in seno al Consiglio di Sorveglianza, aveva seguito un criterio dettato esclusivamente dalla competenza tecnica e non certo dall’appartenenza politico-partitica. esprime la preoccupazione dell’Amministrazione che la gestione di una società così importante come A2A possa essere subordinata a politiche pesantemente condizionanti i corretti criteri economico-imprenditoriali, come questa decisione sembra paventare. C’è anche un problema di metodo: nella presentazione della nuova società si era data la giusta enfasi al concetto delle alleanze territoriali che viene smentito nei fatti da una scelta assunta senza alcuna preventiva consultazione”.

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