Bombassei all’attacco: serve un nuovo patto «Più contrattazione aziendale e meno collettiva»

«L’Italia ha bisogno di un nuovo patto costituzionale fra le parti sociali in grado di affrontare tutti gli aspetti essenziali delle regole di relazioni industriali». È quanto ha sostenuto all’assemblea annuale di Federmeccanica il vicepresidente di Confindustria Alberto Bombassei, titolare della delega alle relazioni industriali e agli affari sociali. Secondo Bombassei il patto tra le parti deve «prevedere meccanismi capaci di rivedere tutti gli aspetti che influiscono sul normale svolgimento del rapporto in azienda».Tra questi il leader confindustriale ha indicato «le regole per lo sciopero, le clausole di tregua sindacale, la capacità dei rappresentanti nazionali di far rispettare nel territorio i contenuti dei contratti collettivi». Inoltre il nuovo patto deve introdurre «idonee procedure di conciliazione ed arbitrato che, assistite da specifiche sanzioni, diano la possibilità di intervenire in caso di mancato rispetto degli accordi». Bombassei ha poi ribadito che «Il sistema di contrattazione collettiva dovrà spostare sempre più il baricentro verso la contrattazione aziendale».

Il livello di contrattazione aziendale «consente di realizzare quel patto fra impresa, lavoratori e sindacati che permette la produzione di maggior valore aggiunto da redistribuire tra i fattori che hanno contribuito a crearlo: lavoro, capitale e attività imprenditoriale».

«Non intendiamo certo rivedere le regole per ridurre le tutele e le garanzie dei lavoratori - ha proseguito il vicepresidente di Confindustria con delega alle relazioni industriali e agli affari sociali - non vogliamo pagare meno i nostri collaboratori, ma pagarli meglio».

(30/06/2005)

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