Cassa integrazione e mobilità
La Bergamasca 5ª in Lombardia

Resta alto l’allarme «cassa integrazione» e «mobilità» nell’industria lombarda. A sottolinearlo è la Cgil Lombardia che, nell’ultima analisi sui primi tre mesi del 2009, ha registrato una crescita delle ore di cassa integrazione ordinarie e straordinaria nonché il numero dei licenziamenti con il ricorso all’indennità di mobilità e di disoccupazione.

La cassa integrazione complessiva che nei primi due mesi dell’anno aveva registrato un tasso di crescita del 242% rispetto allo stesso periodo del 2008, a marzo ha raggiunto un valore d’incremento pari al 341,9%: + 463,5% per l’ordinaria e +189,7% per la straordinaria.

Complessivamente, rileva la Cgil Lombarda, il numero complessivo di ore di Cig autorizzate assommano a 34.602.482.

Dal punto di vista territoriale, Bergamo che registrava a marzo oltre 2 milioni e 72 mila ore di cassa integrazione (tra ordinaria - più di un milione e 195 mila ore - e straordinaria - oltre 876 mila ore-) si colloca tra le province lombarde al quinto posto assoluto, preceduta dalla provincia di Varese che si è vista autorizzare nei primi tre mesi dell’anno 10.185.853 ore, dalla provincia di Brescia (8.370.842 ore), da quella di Milano (5.215.187 ore) e da quella di Pavia (2.748.771 ore).

Cgil Lombardia sottolinea come risultino in vertiginoso aumento le richieste inevase di cassa integrazione in deroga (oltre 30 milioni di euro a fine marzo) e per questo si evidenzia la necessità di rendere disponibili, senza ulteriori tentennamenti, le risorse nazionali per gli specifici ammortizzatori.

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