Cassa integrazione: semestre record

Dopo la fiammata di maggio, con un balzo a 678 mila ore in un solo mese, la cassa integrazione in provincia di Bergamo è rientrata nei ranghi. Il dato rilevato dall’Inps provinciale (269.529 ore complessivamente) a giugno è anzi il più basso dallo scorso ottobre. Nonostante la tensione sul fronte della cassa integrazione si sia ridotta, il ricorso a questo ammortizzatore sociale in Bergamasca continua comunque a marciare ad un ritmo superiore a quello del 2004. Rispetto al giugno di un anno fa, quando le ore di Cig autorizzate erano state 216.624, c’è infatti stata una crescita di oltre il 24%.

Nel dettaglio, quindi, nel confronto su base annua tra giugno 2005 e giugno 2004, la Cig ordinaria ha registrato un aumento del 33,5%, da 162.551 a 217.223 ore, la «gestione edilizia» è scesa da 46.912 a 30.170 ore, mentre la Cig straordinaria è più che triplicata, passando da 7.062 a 22.136 ore, ma mantenendosi comunque a valori assoluti molto bassi.

Con oltre 50 mila ore in più rispetto allo scorso anno anche a giugno, il primo semestre del 2005 si è chiuso con un livello record per la cassa integrazione, in crescita di quasi il 40% (38,88% per la precisione) rispetto allo stesso periodo del 2004. I primi sei mesi dell’anno hanno visto l’autorizzazione di 2,44 milioni di ore, contro gli 1,74 milioni del primo semestre 2004. Quasi due milioni e mezzo di cassa integrazione nel primo semestre è un record negativo che non si avvicinava dal 1996: senza contare che l’intero 2004 si era chiuso con poco più di tre milioni di ore di cassa integrazione.

Per quanto riguarda i comparti merceologici anche a giugno è stato il sistema moda il comparto maggiormente coinvolto dalla cassa integrazione con il 43% del totale complessivamente autorizzate (85.032 ore per il tessile e 31.139 ore per il vestiario-abbigliamento) nel corso del mese. Seguono a distanza la chimica (69.250 ore) e la meccanica (32.921 ore).

(05/07/2005)

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