Il ministro Stanca: innovazione e deregulation per combattere il «mostro» della burocrazia

Semplificazione, innovazione, «deregulation»: sono le parole d’ordine da seguire contro il «mostro» a più teste della pubblica amministrazione e la burocrazia, «lenta, pletorica, complessa, arcaica». A dirlo è il ministro per l’Innovazione tecnologica, Lucio Stanca, ospite, nella sede dell’Unione industriali in via Camozzi, di un convegno sulla pubblica amministrazione organizzata dalla Piccola Industria (che nel pomeriggio ha rinnovato i propri vertici).

Per il ministro ad alimentare il «Moloc» burocratico è il ruolo, ancora troppo rilevante, giocato dal pubblico nel Paese, dalla stessa Unione europea che genera «un’enorme burocrazia», dai dirigenti degli enti pubblici che hanno una «cultura giuridica e poche competenze organizzative e tecnologiche», dagli «interessi corporativi» (notai, commercialisti, agenzie di settore) che prediligono la complessità e rifuggono la semplicità, dai sindacati che si oppongono alla novità del criterio del silenzio-assenso per una serie di pratiche.

Stanca ha chiesto anche agli industriali uno sforzo maggiore per l’innovazione e ha anche invitato ad essere più insistenti nel pretendere i servizi. Ha poi annunciato l’avvio di un nuovo «Portale delle imprese» (www.impresa.gov.it), un interlocutore telematico unico per le pratiche riguardanti la Camera di commercio, l’Inps e l’Inail.

(07/03/2005)

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