Italcementi Group punterà nel 2004 ai mercati emergenti di Egitto e India

Carlo Pesenti, condirettore generale dell’Italcementi Group, preferisce «saltare» il consiglio di amministrazione di Unicredit per essere presente a quello delle Banche Popolari Unite in svolgimento in «contemporanea» nella giornata di giovedì: «Il consiglio di amministrazione di Bpu Banca - ha sottolineato Pesenti, azionista e consigliere dell’istituto di credito nato a luglio dalla fusione tra gruppo Banca Popolare di Bergamo e gruppo Comindustria, a margine dell’incontro di Italcementi Group con gli analisti finanziari  - è importante perché è la prima volta in cui si esaminano i conti post fusione».Pesenti non si è espresso, invece, sulle indiscrezioni di stampa circa l’operazione di spin-off immobiliare che sarebbe allo studio, nell’ambito del piano industriale, da parte del management della Bpu Banca: «Ho letto della cosa e se si farà, ci sarà presentato in consiglio».Pesenti ha presenziato oggi alla presentazione della semestrale 2003 dell’Italcementi Group, a Milano. Secondo le anticipazioni fornite da Rodolfo Danielli, direttore generale del gruppo che fa capo all’imprenditore bergamasco Giampiero Pesenti, sono India ed Egitto i mercati sui quali l’Italcementi Group punta per rafforzare la propria posizione a livello mondiale con investimenti previsti nel 2004. Il gruppo è già presente sul mercato egiziano con una quota del 34 per cento nella società Suez  e dove conta di rafforzare ulteriormente la presenza. Del resto il Paese ha bisogno di infrastrutture e anche le costruzioni legate al turismo, una volta esaurita questa fase di instabilità politica legata alla questione mediorientale, riprenderanno la "corsa". Anche l’India, dove oggi la presenza del gruppo è molto modesta, offre ottime prospettive di sviluppo.Per quanto riguarda l’Italia, invece, Italcementi Group punta a razionalizzare la produzione. Ne ha parlato Carlo Pesenti: «Abbiamo allo studio una serie di progetti per concentrare la produzione nei nostri centri più importanti - ha spiegato - per migliorare l’efficienza e razionalizzare gli impianti, in vista di un calo di produzione. Le previsioni per il secondo semestre, infatti, per quanto riguarda la capogruppo Italcementi Spa non sono molto positive: «Nei primi sei mesi del 2003 - ha spiegato Pesenti - abbiamo registrato una crescita di circa sei punti percentuali sul fronte dei ricavi: una tendenza che difficilmente potrà trovare una replica nella seconda parte dell’anno».Per quanto riguarda la scalata alla società transalpina Ciments Français, di cui al 30 giugno scorso Italcementi aveva già acquisito il 74,8% (85,1% dei diritti di voto), il gruppo ha confermato che anche nei mesi di luglio e agosto ha continuato ad acquistare azioni. I Paesi in cui Italcementi si aspetta una crescita maggiore del proprio fatturato ci sono il Marocco e la Thailandia. Per quanto riguarda gli altri Paesi si attendono risultati in linea con il primo semestre: una flessione in Francia, Belgio e Nord America; un rallentamento in Spagna e una crescita in Bulgaria, in Grecia e in Turchia.I volumi di attività del gruppo nel primo semestre 2003 hanno evidenziato un andamento complessivamente positivo nei settori del cemento e del calcestruzzo.(09/09/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA