Le famiglie bergamasche tra le più indebitate d’Italia

Un po’ per crisi e un po’ per investimento, in un anno, tra il 2003 e il 2004, l’indebitamento medio delle famiglie italiane con le banche è aumentato del 14,42%. A Bergamo la crescita è stata superiore alla media con un più 18,18% (decimo maggiore incremento dell’anno) che fa salire al 21° posto della classifica delle province per importo di indebitamento delle famiglie «tipo» (14.395,67 euro, circa 2.500 euro più della media nazionale).

Sono dati presi dalla ricerca compiuta dall’associazione artigiani Cgia di Mestre, dalla quale emerge che in termini assoluti le famiglie più indebitate sono quelle di Bolzano (17.842,89 euro). La provincia meno «esposta» è invece Vibo Valentia (5.011,63). La provincia di Crotone (più 20,78%) guida la classifica dell’aumento dell’indebitamento, mentre a Genova va la palma, invece, dell’incremento più contenuto (+3,96%).

Va però precisato che il dato dell’indebitamento non si limita allo scoperto sul conto corrente di chi non riesce ad arrivare a fine mese. «L’aumento dell’indebitamento medio delle famiglie italiane è da imputare alla situazione di difficoltà economica che sta vivendo il paese - osserva il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi - Ma non va sottovalutato nemmeno un altro aspetto. Ovvero, che l’incremento della situazione debitoria è legata anche al forte aumento degli acquisti immobiliari registrato in questi ultimi anni che mai come in questo periodo sono stati così convenienti da un punto di vista economico visti i tassi di interesse così bassi. Un segnale, forse, che la tanto agognata ripresa potrebbe trovare una spinta anche da questi ultimi».

Oltre a Crotone, secondo l’analisi della Cgia di Mestre, la crescita è stata del 20,60% a Caserta e del 20,05% a Napoli. Sul fronte monetario, 11.837,81 euro è la cifra media che i nuclei familiari devono corrispondere alle banche che arrivano a toccare i 17.842,89 euro a Bolzano, i 17.791,02 a Milano e i 16.509,68 euro a Rimini. Uno scenario, elaborato sulla base di dati relativi al 30 settembre 2004 (ultimi disponibili), in cui è impossibile non rendersi conto del significativo incremento dell’indebitamento tra il 2003 e il 2004 che, tuttavia, non presenta forti differenze tra Nord e Sud almeno quando si analizza l’incremento percentuale. Infatti ai primi tre posti ci sono, appunto, Crotone, Caserta e Napoli. Al quarto posto c’è una provincia del profondo Nord: Padova, con un indebitamento medio familiare cresciuto del 19,76%, seguito da Pesaro e Urbino (19,69%), Varese (18,61%), Lecco (18,58%), Verbano Cusio Ossola (18,24%), Brescia (18,23%) e in decima posizione, come detto, Bergamo (18,18%).

La penisola si divide, invece, quando si analizzano le cifre assolute. Perché è il Centro Nord ad occupare la prima metà della graduatoria, mentre al Sud spetta la seconda metà, ovvero quella delle cifre più basse di indebitamento. Pochissimo credito sembrano ottenere, o chiedere, le famiglie di Vibo Valentia. Per loro il record più basso con 5.011,63 euro. Molto vicina alla cifra rilevata per gli avellinesi (5.023,74), per le famiglie della provincia di Isernia (5.153,37), per quelle di Benevento (5.354,88), per Reggio Calabria (5.494,28), per Enna (5.508,09) e Caserta (5.998,77).

(06/03/2005)

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