Metalmeccanici, in 50 mila alle urne

Urne aperte, da quest’oggi, per il referendum sulla piattaforma per il rinnovo del secondo biennio economico del contratto nazionale dei metalmeccanici. Così come accadrà nelle fabbriche italiane, anche nelle aziende bergamasche del settore, da oggi e per quattro giorni (dall’iniziale termine di giovedì, i tempi per le operazioni di voto sono stati prorogati fino a venerdì) le tute blu saranno chiamate ad esprimere la loro opinione sul documento di rivendicazione che le sigle confederali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno elaborato unitariamente ed intendono portare al tavolo delle trattative con Federmeccanica. Il percorso di preparazione al voto referendario dei lavoratori metalmeccanici bergamaschi si andrà a concludere in concomitanza con l’apertura delle urne: alla fine si saranno svolte più di 600 assemblee di fabbrica durante le quali i delegati delle tre sigle di categoria dei sindacati confederali avranno illustrato a quasi 50 mila tute blu bergamasche (ma più in generale oltre un milione e mezzo di lavoratori in Italia) i contenuti della piattaforma varata unitariamente da Fim, Fiom e Uilm lo scorso 11 gennaio.È un rinnovo importante, quello che andrà a definirsi dopo il risultato dei referendum dei prossimi giorni, in quanto la piattaforma presentata all’esame dei lavoratori è quella che ha sancito la ritrovata «unità» tra le tre sigle dei sindacati confederali di categoria dopo che le ultime due tornate contrattuali si erano chiuse nel primo caso senza la firma della Fiom e nel secondo caso anche con piattaforme separate.

Per giungere alla definizione della linea comune il lavoro di mediazione prodotto da Fim, Fiom e Uilm non è stato dei più facili: ci sono voluti infatti oltre 4 mesi di discussioni e di chiarimenti tra le tre segreterie sindacali anche se, alla fine, l’intesa è stata raggiunta.

Significativa anche la formulazione dei temi previsti nella piattaforma varata da Fim, Fiom e Uilm: in particolare la richiesta dei metalmeccanici è quella di un aumento salariale a regime di 130 euro per il quinto livello suddiviso tra 105 euro per il recupero dell’inflazione e 25 euro per quei lavoratori che non hanno la contrattazione integrativa.

Nella tarda serata di venerdì potrebbero esserci le prime indicazioni sui risultati.

(15/02/2005)

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