Olio, in crescita qualità e quantità

Esperti concordi: in Bergamasca annata di alto livello, produzione oltre i 250 quintali Nel Sebino il 75% delle coltivazioni, prezzi fino a 15 euro per il mezzo litro Dop

Sarà un olio di qualità, atteso da un mercato in continua espansione. Quella del 2006, per l’olio bergamasco si annuncia una buona annata anche se non straordinaria per quantità, circa 450 quintali, con un trend di crescita della produzione di olive che si dovrebbe attestare tra il 3 e il 5% rispetto al 2005. Una realtà economica, quella della coltivazione dell’olio, che pur non rappresentando grandi numeri, con le sue circa 200 realtà familiari, ricopre un ruolo significativo, soprattutto per la valenza ambientale e culturale che rappresenta sul territorio.

Conferme sulla stagione positiva in provincia arrivano dall’Aipol, Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli Lombardi con sede a Brescia. «Le verifiche - sottolinea Paolo Zani, tecnico dell’associazione - confermano un probabile aumento della produttività rispetto alla stagione 2005, seppur frenata dalla siccità e dalla conseguente carenza idrica di luglio, che ha limitato la produttività delle coltivazioni, ed alcune grandinate estive».

Secondo Zani la qualità dell’olio «si preannuncia di alto livello, favorita dalle rigide temperature invernali e dalle buone temperature di settembre».

Sulla stagione dell’olio extravergine bergamasco, prodotto per circa il 75% dalle coltivazioni presenti sul Sebino bergamasco, chiarisce Luigi Pisoni, assessore provinciale all’Agricoltura: «La stagione 2006 permetterà di superare potenzialmente i 250 quintali di olio per una consistenza numerica di piante di oltre 50 mila unità (delle quali la metà in piena produzione) e la cui valenza non è solamente economica ma anche ambientale. Sebbene la maggior parte dei produttori in provincia siano hobbisti, Bergamo gode di una tradizione olivicola secolare, con un prodotto a massimo grado di acidità e tra i migliori a livello nazionale».

Per la nostra provincia, il giro d’affari indicativo è di oltre 700 mila euro, con prezzi di vendita che oscillano fra gli 11-13 euro al litro e fra i 14-15 per mezzo litro certificato Dop (una decina le realtà interessate alla produzione). Anche se, va riconosciuto, gran parte del prodotto finale rimane di utilizzo familiare e non rientra nel circuito di vendita.

(28/09/2006)

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