Percassi con 15 milioni in Alitalia
«Investo per sostenere il Paese»

Antonio Percassi aderirà all’aumento di capitale in corso per Alitalia, nei termini previsti, per un importo complessivo di 15 milioni. Lo farà attraverso la società Odissea, holding del gruppo che fa capo a lui, La conferma ufficiale è arrivata con un comunicato.

Antonio Percassi aderirà all’aumento di capitale in corso per Alitalia, nei termini previsti, per un importo complessivo di 15 milioni. Lo farà attraverso la società Odissea, holding del gruppo che fa capo a lui, La conferma ufficiale è arrivata con un comunicato nel pomeriggio di sabato.

Alitalia intravede così quota 225 milioni, la soglia da raggiungere nell’aumento di capitale da 300 milioni per sbloccare l’ingresso di Poste a completamento dell’operazione.

L’adesione di Percassi è la prima da un non azionista. Da martedì, termine dato ai soci che hanno già sottoscritto la loro quota per investire altri soldi nell’inoptato, potranno fare il loro ingresso anche investitori terzi.

“Ho pensato - spiega Percassi in una intervista - fosse una buona opportunità e anche un modo per sostenere il nostro Paese con la sua più importante infrastruttura in un momento di difficoltà generale che verrà presto superata”.

Una decina di giorni fa, al termine per l’esercizio del diritto di opzione per l’aumento di capitale, la cifra raggiunta era di 173 milioni. Ma alcuni soci hanno anche presentato delle riserve relative all’inoptato e l’azienda ha concesso un altro pò di tempo, fino al 10 dicembre, per confermare queste riserve.

Nella prima fase hanno aderito Intesa Sanpaolo, Atlantia, Immsi, Maccagnani, Gavio, Pirelli, Traglio, Ottobre 2008 e Manes. Per raggiungere la soglia di sicurezza dei 225 milioni restano da reperire tra i soci 38,5 milioni. Al momento, a quanto si apprende, l’Immsi di Roberto Colaninno, oltre agli 8 milioni mancanti della propria quota, avrebbe aggiunto un’ulteriore investimento.

Intanto martedì potrebbe arrivare qualche notizia sui risparmi e gli esuberi previsti dal nuovo piano della compagnia (le cifre che circolano indicano oltre 2 mila esuberi, di cui circa 1000 contratti a termine non rinnovati). L’ad Gabriele Del Torchio ha infatti convocato i sindacati per illustrare il Piano industriale: una convocazione molto attesa, che insolitamente arriva a quasi un mese di distanza dalla presentazione delle linee programmatiche in cda.

In settimana è anche possibile che si svolga un cda di Poste, per deliberare l’operazione, dopo che il 20 novembre scorso l’Assemblea ha approvato la modifica dello statuto, includendo nell’oggetto sociale anche i servizi di trasporto aereo.

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