Vendemmia meno abbondante,ma il vino sarà di buona qualità

Una vendemmia meno abbonante rispetto agli anni precedenti, con flessioni che vanno dal 5 al 30%. A poco meno di tre settimane dal termine della raccolta (per metà ottobre è prevista la vendemmia del Cabernet) le previsioni parlano di una produzione di qualità ma inferiore rispetto agli anni scorsi. Le condizioni climatiche dei prossimi giorni, a detta dei produttori, saranno decisive per le uve rosse.«Rispetto agli anni scorsi la produzione è tornata nella media – spiega l’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Luigi Pisoni. Si parla di un calo che va dal 15 al 30% nella zona della Val San Martino. Sicuramente gli attacchi di malattie e di parassiti diffusi e la grandinata di agosto hanno influito negativamente sulle medie annue produttive. Per questa ultima fase dobbiamo sperare nel tempo clemente. Non dobbiamo temere la qualità, grazie infatti ai costanti interventi dei nostri viticoltori questa vendemmia proporrà vini di assoluto livello». Secondo Tiziano Belotti, dell’Azienda Agricola Tallarini (copre la zona da Scanzorosciate al Lago d’Iseo), la produzione dei vini bianchi, nonostante un calo del 10%, sta facendo registrare «gradazioni importanti, un’ottima acidità e un buon equilibrio grazie alle belle giornate che hanno caratterizzato le ultime giornate di agosto e settembre». Resta aperta invece la partita per le uva rosse: «Saranno decisive queste due settimane, soprattutto per il Cabernet – spiega Belotti. Per il resto, abbiamo iniziato la vendemmia sui rossi, con il Novello e il Merlot. Non ci sono problemi sulla gradazione, manca solo l’ultimo colpo di maturazione indispensabile per confezionare un vino di qualità». Si parla di vino bianco di qualità e addirittura migliore degli anni scorsi anche per la Cantina Sociale Bergamasca: «La produzione del bianco è calata del 15% - a giudizio dell’enologo Sergio Cantoni. Abbiamo iniziato il primo travaso e la qualità sembra essere molto buona. Per quanto riguarda i rossi invece, stiamo per finire di vendemmiare il Merlot e inizieremo il Cabernet tra una quindicina di giorni. Per avere del vino buono abbiamo bisogno di sole e alternanza di caldo e freddo». Sono invece ottime le previsioni per Cabernet e Moscato di Scanzo, a detta di Marcello Savoldi dall’azienda Savoldi, di Scanzorosciate, è andata peggio sul fronte dei bianchi: «Nella nostra zona la produzioni dei bianchi ha toccato una flessione del 50% circa e la qualità ha risentito del maltempo. Stesso copione per il Merlot». Altro contraccolpo pesante si è fatto sentire nella zona della Val San Martino dove la produzione del bianco registra una flessione del 30/35%: «Nella zona di Pontida e della Val San Martino si è avuto un calorilevante legato alle piogge e ai parassiti che hanno colpito le piante nel periodo della fioritura, provocando così l’aborto da parte del grappolo – sostiene Paolo Zadra, enologo per la Cantina Sociale Val San Martino – e tuttavia la qualità resta comunque buona».(01/10/2008)

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