Fiasco Bottega:
ritorno alle origini

La Distilleria Bottega festeggia con un fiaschetto pieno di grappa il corpo degli Alpini che si ritrovano a Bergamo per la classica adunata annuale. L'insolito contenitore, simpatico e maneggevole, si presta ad essere trasportato con estrema facilità e richiama per le dimensioni una borraccia. Dal momento che il contenuto non è acqua ma grappa, si suggerisce di bere con moderazione.

Il piacere del ritorno alle origini sta alla base dell'originale Fiasco Bottega, impagliato secondo la secolare tradizione italiana. Nel mondo contadino questo contenitore, destinato al vino, è un simbolo dell'amore per la natura e per le cose genuine. Il piccolo fiasco della capacità di 50 cl contiene una selezione di grappa di Chianti. È un distillato dal gusto armonico, asciutto, deciso che si caratterizza per le pregevoli note speziate e che riproduce a gradazione più alta le caratteristiche del celebre vino toscano. La distillazione avviene in un alambicco di rame mediante un flusso di vapore che attraversa le vinacce, trattenendone gli aromi e le parti alcoliche. Il packaging inedito suscita simpatia a prima vista, in quanto richiama il sapore della campagna. La silhouette panciuta e il tipico intreccio di paglia grezza sono impreziositi da una piccola etichetta dorata che riporta la scritta “Grappa di Chianti”.

Anche la “Grappa di Chianti” è il risultato della ricerca, dell'innovazione e della creatività che hanno contrassegnato nel corso degli anni la storia della Distilleria Bottega. Ricordiamo che l'azienda ha progressivamente introdotto nel mondo della grappa la cultura dei monovitigni, l'utilizzo del vetro soffiato, la scelta di una gradazione alcolica più bassa (38°) e, ultima in ordine di tempo, la distillazione sottovuoto. Si tratta di una nuova tecnica, mutuata dalla distillazione dei profumi, che crea all'interno dell'alambicco l'effetto “sottovuoto”. In questo modo la temperatura di ebollizione dell'alcol diminuisce, in quanto si determina una minore concentrazione di molecole, consentendo la distillazione a 70° C invece che a 90°/95° C. Questo innovativo procedimento permette pertanto a un maggior numero di esteri e terpeni (le parti più aromatiche della vinaccia) di mantenersi inalterati nel corso della distillazione. Ne derivano grappe più profumate che ripropongono fedelmente le caratteristiche aromatiche delle uve d'origine.

Info  www.alexander.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA