Giovedì 09 Giugno 2011
Valtènesi Chiaretto Doc
A Moniga la festa in rosa

Il vitigno rosso Groppello e il vino che ne deriva si identificherà con la zona, questo dolce territorio che comprende sette Comuni della riviera del Garda, tra Desenzano e Salò. La nuova Doc Valtènesi, in vigore con la vendemmia prossima del 2011, caratterizzerà due vini: il vitigno Groppello vinificato in in rosso e lo stesso vitigno Groppello vinificato in rosa, dando vita all'arcinoto “Chiaretto” che qui si produce da oltre un secolo e che ha la sua capitale in Moniga del Garda.
C'è entusiasmo per questa nuova Doc, che sembra stimolare i produttori del Consorzio Garda Classico verso nuove interessanti prospettive. Entusiasmo che si è avvertito in tutti durante la due-giorni di “Italia in Rosa”, qualificata vetrina enologica nazionale dedicata ai rosé ed all'autoctono Chiaretto. Oltre 2000 presenze nel weekend del 4 e 5 giugno hanno affollato il parco di Villa Bertanzi a Moniga per l'attesa due giorni enogastronomica.
Tra loro anche numerosi bergamaschi che amano il lago di Garda. Ne ho incontrati della Val Taleggio e addirittura da Foppolo. Senza contare che il proprietario dell'albergo in cui ho dormito, a Moniga, il “Riva del Sole”, ottimo 4 stelle, è il bergamasco Domenico Perego, che già avevo incontrato anni fa come titolare del “Cabina” di Capriate San Gervasio. I convegni e i dibattiti, tra un assaggio e l'altro, hanno indicato la strada da seguire senza alcun dubbio. Il consumo dei vini rosati è in aumento da alcuni anni in Italia e nel mondo.
Il Valtènesi Chiaretto – come ha detto Mattia Vezzola, il noto enologo che ha fatto il successo del Franciacorta Bellavista e che a Moniga ha una cantina tutta sua, avviata dal nonno nel 1936 - dovrà essere un vino facilmente riconoscibile, unico, simbolo di un territorio e di un metodo di vinificazione. Mattia Vezzola – accogliendo i giornalisti nella sua modernissima e funzionale cantina, Costaripa – ha fatto capire chiaramente di credere nel nuovo corso che l'enologia di Valtènesi ha appena avviato e, conoscendolo, c'è da essere certi che, se ci crede lui, la strada intrapresa è quella giusta. Il Valtènesi Chiaretto Doc 2011 sarà disponibile sul mercato dal 14 febbraio 2012, festa di San Valentino.
Anche questa una decisione geniale: abbinare alla festa degli innamorati l'arrivo della nuova produzione di un vino seducente e ammaliatore come il Chiaretto. Ma non è tutto. Qualcuno si è già spinto più in là e riportiamo la proposta come tale: arrivare alla denominazione-identificazione del nome “Moniga” con il Chiaretto Valtènesi, magari puntando alla Docg.
Il presidente del Consorzio Garda Classico, Sante Bonomo, dall'alto del suo equilibrato realismo, ha subito deviato il discorso: «Godiamoci per ora questa esaltazione del nome Valtènesi e uniamo subito le forze per farne il simbolo di un territorio, di un vino, di un lembo di lago dove la qualità della vita è grande». Parole, progetti e degustazioni. In fiera un plotone di sommelier Ais ha curato le degustazioni di oltre 150 etichette proposte da più di 100 cantine italiane e francesi, mentre gli esperti Onav hanno curato le selezioni per l'assegnazione del Trofeo Pompeo Molmenti 2011 al miglior Chiaretto della vendemmia 2010. I vini in concorso erano 24. Dalla rosa di sei finalisti è emerso come vincitore il Chiaretto dell'azienda agricola Redaelli De Zinis di Calvagese della Riviera. All'avvocato Sandro sono andati i complimenti sinceri di tutti i suoi colleghi produttori e uniamo i nostri. Gli altri finalisti erano i Chiaretti delle aziende Sergio Delai, Avanzi, Masserino, La Basia e Civielle.
Roberto Vitali
e.roncalli
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