Cucina vegana
Corso ristoratori

L’obiettivo è duplice: da una parte l’opportunità, per ristoratori convinti e preparati, di intercettare nuove esigenze; dall’altra la possibilità per i seguaci della cucina vegetariana e vegana di trovare un numero maggiore di ristoranti con menù di questo tipo.

L’obiettivo è duplice: da una parte l’opportunità, per ristoratori convinti e preparati, di intercettare nuove esigenze; dall’altra la possibilità per i seguaci della cucina vegetariana e vegana (nei piatti non vi deve essere traccia di ingredienti di origine animale) di trovare un numero maggiore di ristoranti con menù di questo tipo. Grazie a un accordo tra la sezione bergamasca della Lega antivivisezione e l’Ascom, si pensa di organizzare un corso di cucina vegana alla Accademia del Gusto di Osio Sotto nel periodo marzo-aprile.

«Cominceremo - afferma Simona Semperboni di Lav Bergamo - andando a trovare quella decina di ristoratori che hanno subito manifestato un minimo di interesse e insieme verificheremo se c’è convinzione e affidabilità. Questi seguiranno poi il corso vero e proprio. Alla fine consegneremo una certificazione, un logo Vega+, per cui diventeranno i primi ambasciatori della cucina vegana a Bergamo».

«Del resto - commentano il vicedirettore Ascom Oscar Fusini e il presidente dei ristoratori Petronilla Frosio - è accertato che la domanda di piatti senza ingredienti di origine animale sta crescendo sensibilmente. La stessa grande distribuzione introduce prodotti specifici per vegetariani e vegani. Oltre che andare incontro a queste nuove esigenze, presentare un menù vegano accanto a quello tradizionale può aprire nuove opportunità di lavoro e di comunicazione, anche nei confronti di visitatori stranieri magari più sensibili a questi temi».

I dati del rapporto Eurispes Italia 2014, uscito nei giorni scorsi, rileva che la popolazione che opta per una tavola vegetariana e vegana è passata in un anno dal 6 al 7,1 per cento. Quasi un terzo di loro sceglie questo genere di alimentazione per rispetto nei confronti degli animali (31%), un quarto perché fa bene alla salute (24,9%), il 9% si muove in questa direzione per tutelare l’ambiente. Negli ultimi cinque mesi del 2013, nei negozi specializzati l’incremento nelle vendite di prodotti vegani è stato del 10 per cento.

Roberto Vitali

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