Elbrus conquistato:
sul tetto d'Europa!

Dopo aver scalato le montagne del Nord America, i vulcani del Centro America, le Ande e le Alpi Giapponesi, abbiamo deciso di salire sul tetto d'Europa. Il monte Elbrus, nel Caucaso russo, con i suoi 5.642 metri è il massiccio più elevato di tutta l'Europa.

Dopo aver scalato le montagne del Nord America, i vulcani del Centro America, le Ande e le Alpi Giapponesi, abbiamo deciso di salire sul tetto d'Europa. Il monte Elbrus, nel Caucaso russo, con i suoi 5.642 metri è considerato a livello alpinistico il massiccio più elevato di tutta l'Europa.

Il nome significa «picchi gemelli» per la presenza di due cime quasi uguali per altezza, la cima orientale è alta 5.621 m, quella occidentale (la più elevata) 5.642 metri. Fa parte della lista delle Sette meraviglie della Russia. Il campo base della montagna è caratterizzato da un divertente disordine tipicamente russo.

Grandi pezzi di spazzatura industriale (tralicci elettrici, funivie, gatti delle nevi, containers) contrastano il bellissimo skyline con l'Elbrus e i massicci caucasici tra Russia e Georgia. Le possibilità di salita sono molteplici, da Nord o da Sud, a piedi o con gli sci. Fantastica dovrebbe essere la traversata con gli sci da Sud a Nord, passando per il colle.

Difficoltoso è l'ottenimento dei visti russo e di confine con la Georgia. Il clima è secco e le temperature notturne molto rigide (-20 C°). Dopo 2 giorni di acclimatamento a 4.700 metri di quota e un giorno di riposo, il 29 agosto, alle 3 del mattino, sotto un cielo stellato e un freddo pungente, abbiamo iniziato la salita.

Appena partiti una dura rampa gelata ci ha scaldato le gambe. Abbiamo proseguito sempre su terreno ghiacciato per un antipatico traverso fino a raggiungere la sella tra le due cime, a quota 5.300 metri. Gli ultimi 350 metri di dislivello sono stati i più faticosi a causa della quota, ma non abbiamo ovviamente desistito, sappiamo che la montagna è sofferenza.

Alle 11 del mattino abbiamo raggiunto la vetta principale da dove ci siamo goduti una splendida vista a 360 gradi sui ripidi 5 mila del Caucaso. Niente nuvole o vento, sole tiepido, la giornata ideale per la vetta. È stato un momento particolare dato che l'Elbrus è stata l'ultima montagna in programma nel nostro Tour Mondiale.

L'emozione è stata forte. In vetta, in pochi secondi, abbiamo rivissuto nella nostra mente tutte le vette conquistate negli ultimi 15 mesi: 77.000 metri di dislivello scalati 24 vette in 11 paesi diversi 1 vetta sopra i 6.000 metri 5 vette sopra i 5.000 metri 4 vette sopra i 4.000 metri 4 vette sopra i 3.000 metri. Ora siamo pronti per le prossime sfide alpinistiche nelle nostre Alpi!

Marco Ponti

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