Gli uomini sono più colpiti dai tumori, indiziato il cromosoma Y

Se i tumori colpiscono più gli uomini che le donne potrebbe non essere solo colpa degli stili di vita, ma anche dei cromosomi sessuali: due studi indipendenti pubblicati sulla rivista  Nature dimostrano infatti che il cromosoma maschile Y gioca un ruolo cruciale nel determinare l'evoluzione dei tumori del colon-retto e della vescica, aprendo nuove prospettive per terapie sempre più mirate ed efficaci.

Il primo studio , guidato da Ronald DePinho all'Md Anderson Cancer Center dell'Università del Texas, dimostra sui topi di laboratorio che il tumore del colon-retto causato dalla mutazione del gene KRAS implica un maggior rischio di metastasi e una peggiore sopravvivenza nei maschi rispetto alle femmine, proprio come negli umani. Le analisi hanno rivelato che l'invasività del tumore e la sua capacità di sfuggire al sistema immunitario sono dovute all'iperattività di un gene (KDM5D) che si trova sul cromosoma Y e che serve a produrre un enzima della famiglia delle istone demetilasi. "Ora abbiamo un obiettivo da perseguire che merita ulteriori indagini - afferma DePinho - e che ci indica una strada che potrà cambiare il decorso naturale della malattia negli uomini con mutazione del gene KRAS".

Il secondo studio , guidato da Dan Theodorescu del Cedars-Sinai Cancer in California, ha invece approfondito le conseguenze della perdita del cromosoma Y, dovuta all'invecchiamento e associata a diversi tipi di tumore. Esaminando i dati clinici di 300 uomini con tumore della vescica e conducendo esperimenti su topi e cellule, i ricercatori hanno scoperto che la perdita del cromosoma Y si associa a una maggiore aggressività del tumore e all'esaurimento dei linfociti T che dovrebbero combatterlo. "Fortunatamente questo tumore aggressivo ha un tallone d'Achille, cioè risulta essere più sensibile agli inibitori dei checkpoint immunitari", precisa il co-autore dello studio, Hany Abdel-Hafiz. Alcuni dati preliminari non ancora pubblicati indicano che la perdita del cromosoma Y renderebbe più aggressivo anche il tumore della prostata. Per questo i ricercatori stanno sviluppando un test che permetta di riconoscere la perdita del cromosoma Y nei tumori per individuare più facilmente i pazienti che potrebbero beneficiare del trattamento con gli inibitori dei checkpoint immunitari.

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