Problema ai sistemi di terra, rinviato il lancio di New Shepard

A causa di un problema ai sistemi di terra, l'azienda Blue Origin di Jeff Bezos ha deciso di rinviare il lancio del razzo New Shepard, che sarebbe dovuto partire oggi dalla base dell'azienda situata in Texas, dopo 15 mesi di stop in seguito al fallimento della missione suborbitale NS-23 del 12 settembre 2022 dovuto a un'anomalia del motore.

Il volo del 18 dicembre, previsto alle 15,30 ora italiana, era inizialmente slittato di un'ora a causa delle basse temperature nel sito di lancio. Successivamente è arrivata la comunicazione ufficiale della Blue Origin che annunciava il rinvio.
"Stiamo cancellando la missione NS-24 a causa di un problema ai sistemi di terra che il team sta risolvendo. Forniremo presto una nuova data per il lancio per questa settimana", ha scritto l'azienda in un post sulla piattaforma X.
A bordo del razzo attendono 33 esperimenti scientifici e 38mila cartoline del 'Club per il Futuro', un'organizzazione no-profit fondata da Blue Origin che mira a coinvolgere i giovani nella scienza e nell'esplorazione spaziale.

Il nuovo tentativo di lancio era stato organizzato a 15 mesi di distanza dall’incidente avvenuto il 12 settembre 2022, nel quale un’anomalia aveva fatto fallire la missione appena un minuto dopo il suo inizio.

New Shepard, così chiamato in onore dell’astronauta Alan Shepard, il primo americano a volare nello spazio, è un veicolo riutilizzabile progettato per trasportare sia umani che carichi utili per la ricerca oltre i 100 chilometri di altitudine, nello spazio suborbitale, e riportarli poi in sicurezza sulla Terra dopo un volo di circa 10 minuti. L’indagine condotta dalla compagnia sul fallimento dell’ultima missione, che aveva comunque visto la capsula atterrare in sicurezza grazie ai sistemi di emergenza, aveva identificato la causa in un guasto ad una valvola del motore che alimenta il razzo, che è stata dunque modificata.

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