Recuperato l'Rna di una specie estinta, la tigre della Tasmania

Per la prima volta è stato recuperato e sequenziato l'Rna di un animale estinto: si tratta di un esemplare di tigre della Tasmania di 130 anni fa, conservato al Museo svedese di storia naturale di Stoccolma. I dati raccolti hanno permesso di ricostruire quali fossero i geni 'accesi' (trascrittoma) nella pelle e nei muscoli dell'animale. Lo studio, pubblicato sulla rivista Genome Research dal museo e dall'Università di Stoccolma, offre nuovi strumenti per i futuri tentativi di riportare in vita specie estinte (dalle tigri della Tasmania ai mammut) e anche per studiare virus a Rna come SarsCoV2.
"Resuscitare la tigre della Tasmania o il mammut lanoso non è un compito banale - afferma il primo autore dello studio, Emilio Mármol - e richiederà una profonda conoscenza sia del genoma che della regolazione del trascrittoma di specie così celebri, qualcosa che solo ora comincia a essere rivelato".

Nel caso della tigre della Tasmania (o tilacino), i ricercatori hanno scoperto che l'espressione dei geni nei tessuti esaminati (pelle e muscolo scheletrico) è simile a quella osservata in altri marsupiali e mammiferi placentali attualmente esistenti. Il trascrittoma è risultato essere di ottima qualità nonostante fossero passati più di cento anni dalla morte dell'esemplare. "Questa è la prima volta che riusciamo a intravedere l'esistenza di geni regolatori specifici del tilacino, come i microRna", sottolinea Marc R. Friedlander, professore associato presso il Dipartimento di Bioscienze Molecolari dell'Università di Stoccolma.

Questi risultati aprono nuovi scenari per lo studio delle vaste collezioni di esemplari e tessuti conservati nei musei di tutto il mondo, possibili custodi di molecole di Rna che potrebbero essere scoperte e sequenziate. "In futuro, potremmo essere in grado di recuperare l'Rna non solo da animali estinti, ma anche genomi di virus a Rna come SarsCoV2 e i loro precursori evolutivi dalla pelle di pipistrelli e altri organismi ospiti conservati nelle collezioni dei musei", conclude Love Dalén, professore di genomica evolutiva all'Università di Stoccolma.

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