Le liriche di Ella Dentella
Inno al vino di una sommelier

 Una sommelier con la passione per la poesia. Che non poteva non trattare – in rima, si capisce – proprio il vino e i suoi addentellati. La bergamasca Ella Dentella, poetessa, attrice, sommelier, ha raccolto le sue liriche nella raccolta “Vin'Ella” (Poesie sul vino e sui vini) pubblicata nel 1996 ma ad essa hanno fatto seguito altri componimenti.

Tra le tante, spiccano, le poesie sul Moscato di Scanzo e il Marzemino. “Arte, Musica e Poesia, abitano le mie Stanze ma il Vento che alita dentro mi fa vivere ancora sotto le Stelle”, recita un'altra bella lirica di Ella.

Laureata in Pedagogia-Lettere all'Università Cattolica di Milano, si è esercitata anche nel ruolo di attrice: dopo i corsi della Scuola Teatro alle Grazie di Bergamo, ha recitato con Teatro Viaggio, a Tolosa, Rennes, con l'Osinteater; e ha partecipato a un film Rai sulle Filande lombarde. Sommelier diplomata Ais, Ella Dentella è anche socia de La Compagnia del cioccolato e lettrice in spettacoli per biblioteche, centri culturali, per occasioni civili, religiose e della tradizione.

Ha anche fatto parte di giurie di concorsi letterari, dal Premio Narrativa Bergamo al Premio Poesia Giovane allo Stabile di Poesia Bergamo. Ha collaborato con il cornista Orso Giordi Locatelli e collabora come voce recitante con la sorella flautista Ebe, con il Trio Locatelli e con il pianista maestro Leonardo Rudy Locatelli.

Qui sotto due poesie sul vino di Ella Dentella

MARZEMINO TRENTINO *
Quando si alzano le nebbie
dai monti di ceramica (1)
e` di geranio
il sorriso
che illumina il viso.
Le parole si aprono alla Vallagarina (2)
lassu` in Trentino
come al sole i vitigni del Marzemino.
Dal sublime Amadeus (3)
ricordato,
anche a Bergamo e` coltivato,
fruttato, con sottofondo vanigliato,
e` molto delicato,
puo` essere abbinato
ad ogni piatto prelibato
perche` e` vino pregevole
e davvero socievole.


1= Dolomiti
2= Documentazioni del 1319 ricordano le uve della “Lagarina”(A.I.S., vol.II,p. 140).
3= Wolfang Amadeus Mozart, nel suo “Don Giovanni”.
 = In bergamasco il Marzemino e` chiamato “ Bersebi`”.

* Marzemino e` D.O.C. dal 1971, colore rosso rubino con riflessi arancione; odore delicato, intenso, caratteristico; sapore secco, sapido, pieno, tendente all' amarognolo; gradazione minima complessiva 11 gradi; acidita` totale minimo 4,5 %; temperatura di servizio :16 gradi se giovane; 18-20 gradi se invecchiato :( A.I.S., vol. II, p. 146-147).
Si tratta di un vitigno autoctono, similare al Teroldego Rotaliano : derivano entrambi dallo stesso ceppo di vitis vinifera .
Per l'abbinamento gastronomico e`utilizzabile con piatti che non siano conditi con aromi troppo intensi. Se invecchiato e` solitamente consigliato con carni nobili quali anatra e capretto.

MOSCATO DI SCANZO
Tra i tuoi molti amatori,
furon gia' i Guelfi predatori (1)
(proprio in Scanzo
di cui sei vanto)
che a carri di te fecero bottino,
sapendoti, moscatello, eccelso vino
dai profumi dei migliori passiti
grande anche con gli accosti più arditi.
Per il nostro Veronelli derivi dall'uva Merera, (2)
tua unica madre sincera,
ma Marangoni lo studiosissimo
la tua origine ha appurato
nel vero nerissimo
moscato raro e profumatissimo
Anche oggi, tanti i tuoi imitatori,
trai gli ampi tuoi sentori,
vicino al Tre Croci i tipici tuoi cru (3)
donde nasce l'insolito colore che hai tu. (4)


*Moscato di Scanzo: quello autentico è pregiato ed ha una produzione molto limitata.

1-Secondo il dott. G.Pagnoncelli “ La piu` antica patente di bontà risale forse al 1398, quando, come scrisse il Ronchetti, il 27 gennaio di quell'anno, 200 Guelfi della citta` e dei borghi, -portaronsi a Scanzo, ove, uniti ad altri Guelfi di quei dintorni, diedero il sacco a tutte le case Ghibelline, depredando 60 carri di vino-”. Citato in “Vini della Bergamasca ”di Aldo Quinzani.
2- L'uva Merera si presenta con grappoli di media grandezza a forma cilindrico-conica; gli acini piccoli, tondeggianti, sono di colore bluastro, con buccia pruinosa resistente, polpa densa e sapore dolce, molto profumata. 3- Tra i cru piu` tipici del Moscato di Scanzo è appunto il monte Tre Croci o monte Bastia, dal caratteristico terroir fatto dal sas de luna., una pietra dal colore lunare.
4-E' uno dei pochi moscati dal colore rosso prodotti in tutta Italia.

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