Nasce «Le Signore
della Valcalepio»

Nasce l'associazione «Le Signore della Valcalepio», un gruppo tutto al femminile che raccoglie, nella zona bergamasca di produzione, le diverse professionalità legate al variegato mondo del vino.

Nasce l'associazione «Le Signore della Valcalepio», un gruppo tutto al femminile che raccoglie, nella zona bergamasca di produzione, le diverse professionalità legate al variegato mondo del vino.

Ne possono far parte produttrici (secondo una recente statistica di Unioncamere Lombardia, una azienda vitivinicola su tre è in Bergamasca affidata a donne), sommelier, ristoratrici, docenti di istituti di settore, titolari di enoteche, agenti di commercio, giornaliste e tutte quelle signore che operano nel mondo del vino.

Un gruppo al femminile che riunisca tutta la filiera e tutte le professionalità della zona vitivinicola della Valcalepio: dalla cantina al banco dell'enoteca, passando per docenti di scuola alberghiera e sommelier professioniste.

Qualcosa di più si saprà lunedì 6 maggio, quando (ore 19) l'associazione si presenterà ufficialmente nel corso di un incontro nella sede dell'azienda La Rocchetta, a Sarnico, via Cerro 35.

«L'Associazione delle Signore della Valcalepio – anticipa Marta Mondonico, una delle più attive nel volere questa iniziativa - non si propone solo di diffondere il nome del vino bergamasco ma anche di fornire nuove occasioni di incontro con questo meraviglioso prodotto della terra bergamasca, senza nulla togliere, anzi integrandosi, alle istituzioni già esistenti. Solo donne, quindi, che hanno deciso di fare fronte comune creando un nuovo modo di avvicinarsi al vino e alle sue mille storie. Una delle priorità del nostro programma è l'informazione e la formazione sul tema giovani-alcol-guida. Faremo azioni di educazione alimentare che riportino al centro del dibattito il “bere consapevole” come simbolo della tradizione tutta italiana, come fattore emozionale, come piacere da gustare in compagnia, senza dimenticare l'azione benefica del vino sul sistema cardiovascolare e la riduzione delle patologie legate all'età».

Le donne del Valcalepio non sono d'accordo sull'attuale legge che regola l'uso di alcol quando si è alla guida: una legge migliorabile – sostengono – perché l'attuale normativa non tiene conto di alcuni fattori che riguardano la soggettività nel consumo di vino. Andrebbero quindi misurate non le cause ma gli effetti, ad esempio la risposta ad uno stimolo, ovvero la prontezza di riflessi. Al contempo, sono richiesti maggiori controlli e certezza della pena, senza sotterfugi.

Roberto Vitali

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