Polisena a Pontida
L'altro agriturismo

“Polisena… l'altro agriturismo” è la naturale evoluzione dell'avventura cominciata nel 2000 con l'Azienda agricola Tosca. Da tredici anni, con passione, impegno, amore e rispetto per la natura e il territorio, Tosca e Marco Locatelli stanno riportando agli antichi splendori i filari vitati di un lembo estremo del Valcalepio Doc, sulle colline di Pontida, in Val San Martino, per poi vinificare il frutto con i principi della viticoltura biologica.

Da un paio d'anni, tramite il recupero dell'antica proprietà monastica (1706) immersa nel verde di boschi e vigneti, è rinata a nuova vita tutta la cascina Polisena, toponimo della località alla sommità di Pontida, crocevia di sentieri per Palazzago, Celana, Valcava.

L'agriturismo è dotato – oltre che del ristorante – di quattro junior suite e una suite benessere con bagno turco privato. A disposizione di tutti gli ospiti una Spa con bagno turco, sauna, docce emozionali e zona relax con tisane. Ci sono anche una veranda panoramica e una luminosa sala meeting, oltre a una sala degustazione per gli appassionati di vino.

Tutto all'insegna dell'ecosostenibilità: ecco il motivo della definizione di “Altro agriturismo”. Il ripristino dell'edificio rurale (completato nel novembre 2011) si fregia della classificazione di “Climahotel” dell'agenzia Casaclima dell'ente autonomo Provincia di Bolzano ed è il naturale proseguo della filosofia della famiglia Locatelli che guarda al risparmio energetico. In questo il Polisena è all'avanguardia: il motore è stato l'autosufficienza gestionale garantita da sole fonti rinnovabili: geotermia, pannelli fotovoltaici, solare termico e autoproduzione di acqua calda sanitaria con combustione a legna, senza utilizzo di metano.

I picchi di consumo sono coperti dalla linea elettrica convenzionale compensata dallo scambio sul posto di energia. «Tutto questo – affermano i coniugi Locatelli – ci ha permesso di ottenere la attribuzione della classe A+ Cerved e la prestigiosa certificazione Climahotel.

Siamo la prima struttura agrituristica in Italia ad aver ottenuto questa certificazione che soddisfa il rigido protocollo nei tre capisaldi: vita, natura, trasparenza». Nelle camere sono stati usati arredi naturali: il cuoio e legni certificati privi di sostanze tossiche, senza colle e resine, biointerruttori, tessuti bio. Facile da raggiungere e sorprendentemente lontano dalla frenesia della città, qui si possono godere piacevoli soggiorni in ambienti riportati all'antico fascino e restaurati in bioarchitettura antisismica e termoacusticamente isolata.

La Camera di Commercio ha subito inserito il Polisena nella speciale classificazione di alloggi evidenziati con il logo “Bergamo Charme”. Notevole gradimento per la struttura è già dimostrato da banchetti per piccole cerimonie, anche matrimoni entro le cento persone. Quanto ai menù che vi si possono degustare, ovvio l'inserimento dei propri prodotti rigidamente biologici (il vino, le grappe, le ortaglie, la carne ovina e il pollame, il miele, le confetture, gli amaretti e le farine: nel 2012 Polisena ha meritato il premio speciale “L'artigiano di Golosaria” assegnato da Paolo Massobrio) con la ricerca - per completare l'offerta - di prodotti da aziende bergamasche e lombarde sempre a conduzione biologica: i formaggi di bufala dell'azienda “Quattro Portoni” di Cologno al Serio, storione e caviale dell'Agroittica di Calvisano, formaggi d'alpeggio e salumi tipicamente orobici.

La cucina del Polisena (aperto il giovedì, venerdì, sabato e domenica, senza chiusura estiva) si basa sulla vocazione cucinaria del figlio Francesco, 22 anni soltanto ma con alle spalle, oltre alla scuola alberghiera, utili esperienze in ristoranti quotati come il Miramonti l'Altro di Concesio (Bs) o il Roof Garden di Bergamo.

Il servizio vini è curato da papà Marco, sommelier professionista Ais, mentre in sala si muovono bene mamma Tosca e il figlio Romildo con alcuni aiuti all'occorrenza. Tre le proposte consigliate di menù, tra i 25 e 35 euro di costo, vini esclusi. Impagabile la vista su Val San Martino e la pianura. «Da sempre la filosofia mia e di mio marito – afferma Tosca Comi Locatelli - è improntata al rispetto della natura.

La conduzione del vigneto è stata da subito fatta con metodo biologico. Con l'introduzione della normativa sul vino bio, siamo state fra le prime aziende in Italia ad avere in etichetta la dicitura di vino biologico». Sono attualmente sei le etichette prodotte nei tre ettari di vigneto in proprietà: un rosso Igt Bergamasca, due Valcalepio Rosso Doc (uno Riserva), il Valcalepio Bianco Doc, il Terre del Colleoni doc (vitigno Chardonnay) e il sorprendente Mainardo III Metodo Classico Brut (Chardonnay e Pinot Grigio). E incominciano ad arrivare le prime medaglie nei vari concorsi enologici.

Roberto Vitali

© RIPRODUZIONE RISERVATA