Si chiama sogliola
Ma non si mangia

«No, non abbiamo deciso di passare ad attività più rilassanti come andare a pesca». E in effetti, parlando di sogliola, il dubbio può venire. Invece la Sogliola in questione è un treno storico, appena restaurato: è stato presenteto l'8 maggio.

«No, non abbiamo deciso di passare ad attività più rilassanti come andare a pesca». E in effetti, parlando di sogliola, il dubbio può venire. Invece la Sogliola in questione è un treno storico, appena restaurato: è stato presenteto l'8 maggio.

Dopo alcuni mesi di lavoro - segnalano i responsabili della Ferrovia del Basso Sebino - è terminato il restauro dell'automotore diesel da manovra A.B.L. IV N del 1938, comunemente conosciuto negli ambienti ferroviari come «sogliola».

Un soprannome certamente insolito sebbene in ferrovia siano numerosi i richiami al mondo animale per motivi a volte ormai sconosciuti. In questo caso invece il nomignolo fa riferimento alla tipica forma di questi locomotori: la cabina di manovra, unica e centrale, era stretta e verticale, atta a occupare pochissimo spazio tra i rotabili trainati e quindi piatta come una sogliola.

«Anche il nostro mezzo - scrive la Ferrovia del Basso Sebino - venne costruito nelle officine della Ditta A.B.L. di Lecco che ne costruì alcune centinaia, di varie tipologie, tra il 1931 ed il 1952, su licenza tedesca. Nelle intenzioni progettuali il rotabile era destinato alle manovre nei piccoli scali ferroviari, nei depositi e nei raccordi civili e militari tanto che numerosi esemplari furono forniti anche all'Esercito, alla Marina ed all'Aeronautica Militare, finendo anche sul fronte nordafricano nel corso dell'ultima guerra mondiale».

«Il nostro “nuovo” rotabile storico fu inizialmente consegnato proprio al “Reggimento Genio Ferrovieri” del Regio Esercito Italiano nel 1938 e successivamente acquistato dalle “Trafilerie Carlo Gnutti” di Chiari (BS) che lo utilizzarono per anni sul loro raccordo con la stazione della cittadina bresciana. Dopo circa una ventina d'anni di accantonamento, grazie all'interessamento di un dipendente appassionato di ferrovie e socio FBS, nel 2009 la Direzione della Società clarense decise di donare all'Associazione FBS il mezzo divenuto ormai storico. Fu così deciso di avvalersi della competenza e professionalità dell'Impresa De Aloe Ing. Guido di Brescia che, con passione, ha riportato agli antichi splendori un pezzo di storia ferroviaria».

E così, domenica 8 maggio, alle 10,30, alla stazione ferroviaria di Palazzolo sull'Oglio con una breve cerimonia a cui interverranno le autorità, è stato presentato al pubblico e alla stampa il rotabile perfettamente restaurato e funzionante, andando ad aggiungersi agli altri rotabili storici già di proprietà dell'Associazione FBS.

Per ulteriori informazioni: FBS - Ferrovia del Basso Sebino - 030 7402851 E-mail: [email protected]

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