Una viaggio fra i sapori del Bel Paesecon la cucina regionale del Cucchiaio d’Argento

Un viaggio fra i sapori del Bel Paese, un giro d’Italia profumato, saporito e goloso. E’ quanto propone Il Cucchiaio d’Argento Cucina Regionale (Editoriale Domus 1056 pagine, oltre 350 immagini, 49 euro). Non un semplice ricettario, bensì un vero e proprio tour alla scoperta di luoghi, tradizioni, e soprattutto cibi. Un viaggio enogastronomico insomma che tocca naturalmente anche tante località e specialità della Bergamasca. Da nord a sud, il libro apparecchia il meglio dei sapori d’Italia contenuti in 580 ricette, selezionate in ogni singola regione tra quelle ritenute più compatibili con la vita e i gusti attuali, con la diligenza e la conoscenza specifica proprie del famoso e autorevole libro di cucina della casa editrice milanese, curato da Clelia d’Onofrio.Si snoda oltre il giallo risotto e il rosso bresaola il goloso viaggio del Cucchiaio d’Argento in Lombardia, terra ricca dove il riso brilla nel Pavese e in Lomellina e la polenta abbonda in Val Seriana. Dove il latte scorre a fiumi addensandosi in ottimi formaggi dai sapori precisi e particolari come quello struggente del Grana Lodigiano, la cui lacrima affiora come una madreperla subito dopo il taglio; come quello del Taleggio di cui bisogna felicemente consumare le sue nozze combinate con le pere; come l’antico bitto e il soffice mascarpone. E, senza esagerare, sono davvero petali di rosa rossa le sottili fette di bresaola, riconosciuta regina della Valtellina. Sapori del territorio che le città lombarde metabolizzano ed elaborano in invitanti piatti d’assaggiare. Quindi, l’immancabile risotto giallo di Milano con la succulenta e regale corona d’ossibuchi; quindi l’antica polenta taragna che, a Brescia, da povera diventa ricca grazie all’aggiunta di puina (ricotta di primo affioramento) e di bagoss (un cacio prodotto solo a Bagolino); quindi gli inconsueti tortelli mantovani di zucca dall’intrigante sapore dolceamaro; quindi l’insuperabile fegato delle grasse oche di Mortara declinato in morbidi pâté. E poi i vini dell’Oltrepò Pavese e della Valtellina e gli altri forniti dai preziosi filari bresciani della Franciacorta, diventata nel tempo anche terra di magnifiche, squisite bollicine.Il volume nasce dalla lunga esperienza de Il Cucchiaio d’Argento, pubblicato per la prima volta da Editoriale Domus nel 1950. Sono otto le edizioni, costantemente aggiornate, che hanno decretato il successo del famoso e autorevole libro di cucina con oltre due milioni di copie vendute in Italia. Un successo che, nel recente passato, ha varcato i confini nazionali approdando in Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Spagna, Giappone e Stati Uniti d’America, con più di un milione di copie vendute all’estero. Nel segno del piacere di cucinare, inoltre, dal Cucchiaio d’Argento sono nati cinque volumi a tema: Antipasti&Contorni, Primi Piatti, Secondi Piatti, Dolci e Estate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA