Doni e Atalanta, lunga udienza:
legali ottimisti dopo l'arbitrato

Per l'udienza davanti al Tnas erano programmate due ore: una per Doni, una per l'Atalanta. Invece il dibattimento è durato ben cinque ore e mezza. Ora i tre arbitri entro il prossimo 31 gennaio dovranno emettere la sentenza. 

Per l'udienza davanti al Tnas (Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport) erano state programmate due ore: una per Doni (che ha fatto ricorso contro i tre anni e mezzo di squalifica), una per l'Atalanta (che ha fatto ricorso contro i 6 punti di penalizzazione). Invece il dibattimento è durato ben cinque ore e mezza.

Dalle 14,30, quando le parti sono entrate nell'aula, fino alle 20, quando il collegio arbitrale ha concluso la giornata. La notizia ha stupito tutti a Bergamo, anche perché i legali di parte (l'avvocato Salvatore Pino che difende Doni e gli avvocati Gian Paolo Bianchi, Luigi Chiappero ed Enzo Morelli, che con il professor Franco Coppi rappresentano l'Atalanta) in serata hanno espresso grande soddisfazione per il modo in cui i tre arbitri hanno affrontato l'impegno.

In pratica l'Atalanta e Doni, nel terzo e ultimo grado di giudizio previsto dalla giustizia sportiva, hanno avuto la possibilità, davanti al Tnas del Coni, nella sede del tribunale che si trova all'interno dello stadio Olimpico, di fare quel processo vero e proprio che in precedenza era stato loro negato. Altro che cinque minuti concessi ad ogni avvocato, com'era accaduto davanti alla Corte di giustizia federale, nel processo di secondo grado previsto dalla Federcalcio.

Ora i tre arbitri entro il prossimo 31 gennaio dovranno emettere la sentenza. I difensori dell'Atalanta - ottimisti - hanno provato a smontare il punto di responsabilità presunta e non solo.

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