Colantuono: «In apnea da luglio
Non dobbiamo sentirci appagati»

«Sarebbe un grave errore sentirsi appagati, rischieremmo di rovinare un campionato straordinario che ci vede a 46 punti, anche se la classifica dice che ne abbiamo 40 visto il -6». Stefano Colantuono non vuole sentir parlare di un'Atalanta che molla la presa, perché sa benissimo che il traguardo non è stato ancora tagliato.

«Dobbiamo ancora fare punti per raggiungere la matematica salvezza - spiega il tecnico nerazzurro ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta per 2-0 sul campo del Catania -. Siamo andati molto forte finora, considerando che siamo una neopromossa e che senza il -6 iniziale saremmo a quota 46».

«Nelle ultime partite non siamo stati fortunati, con il Siena siamo stati beffati al 94' e anche quella di stasera è stata una partita strana, il nostro approccio è stato positivo, poi è arrivato il gran gol di Gomez che ha cambiato il copione tattico».

«Il Catania si difende molto bene e ha giocatori rapidi per ripartire, noi siamo venuti a fare la partita, ma il calcio è anche figlio di episodi, a volte va bene altre no. Abbiamo avuto un buon possesso palla, ma poche occasioni salvo una clamorosa di Bonaventura nel secondo tempo».

Atalanta a 40 punti, Lecce a 34 con una partita in meno. «Non penso a quale possa essere la quota salvezza. Noi siamo in apnea da luglio, dobbiamo continuare a fare punti, poi vedremo quello che succederà. Noi sappiamo che dobbiamo ancora fare qualche punto per sentirci tranquilli».

«Le grandi su Gabbiadini? Parlare del futuro di Manolo dopo questa sconfitta non mi sembra il caso, deve cercare di fare bene per noi, è un giocatore di grande prospettiva ma quello che sarà il suo futuro lo deciderà la società, noi dobbiamo pensare a far punti».