Bonaventura e Livaja stentano
ma non si può fare a meno di loro

È pura coincidenza l'insoddisfacente inizio di campionato dei nerazzurri con le prestazioni sotto tono dei gioielli Bonaventura e Livaja? Quanto meno la cosa è da prendere in considerazione.

È pura coincidenza l'insoddisfacente inizio di campionato dei nerazzurri con le prestazioni sotto tono dei gioielli Bonaventura e Livaja? Quanto meno la cosa è da prendere in considerazione. I voti assegnati ai due attaccanti nelle tre gare sin qui disputate sono stati quasi sempre negativi.

Una valutazione nemmeno lontanamente ipotizzabile da chicchessia prima del pronti-via del torneo. C'è chi sostiene che il rendimento da bocciatura, anche se non da matita blu, della giovane coppia (42 anni in due) sia figlia dei moduli tattici proposti da mister Colantuono. Altri, invece, parlano di una condizione di forma generale che stenta, purtroppo, ad arrivare.

In un caso o nell'altro resta l'inconfutabile fatto che i rispetti apporti sono lì da vedere. Sul conto di Bonaventura, poi, qualcuno insinua che abbia influito, in maniera marcata, il no all'approdo in un grande club viste le sirene apparse a destra e a manca nel recente mercato.

Noi non siamo di questo avviso conoscendo assai bene la professionalità, la serietà e l'intelligenza del ragazzo. Anche su Livaja non ci risulta che stia manifestando insoddisfazioni di qualsiasi natura. Entrambi, ormai accertate le riconosciute qualità tecniche che posseggono, dovrebbero fare la differenza in un'Atalanta che non annovera altri talenti in quantità industriale.

Sicuramente Colantuono, anche in questa circostanza, è ragionevolmente «sul pezzo», per cui sarà alle prese con le soluzioni più idonee. Una cosa rimane certa: dei migliori Bonaventura e Livaja l'Atalanta ne ha bisogno come del pane. Domenica prossima allo stadio Azzurri d'Italia i nerazzurri si troveranno di fronte la Fiorentina che vorrà riscattare subito il mezzo passo falso con il Cagliari: non so se ci siamo capiti sino in fondo....

Arturo Zambaldo

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