Ruopolo si confessa: «I miei errori
Se dici sì una volta, difficile uscirne»

Francesco Ruopolo è ripartito... dall'AlbinoLeffe. Laddove tutto è iniziato, tutto è tornato. Nel frattempo però la bomba dello scandalo scommesse ha dapprima dilaniato il calcio italiano rischiando poi di fare lo stesso effetto nella sua vita.

Francesco Ruopolo è ripartito... dall'AlbinoLeffe. Laddove tutto è iniziato, tutto è tornato. Nel frattempo però la bomba dello scandalo scommesse ha dapprima dilaniato il calcio italiano rischiando poi di fare lo stesso effetto nella sua vita.

Ecco perché l'attaccante prima si è tenuto tutto dentro, salvo poi effettuare il noto dietrofront collaborando con la giustizia ed ottenendo così quella riduzione di squalifica che proprio lunedì, con la maglia della Reggiana, gli ha fatto ritrovare il suo passato.

Ruopolo, come ha fatto a tenersi dentro certe cose per tanto tempo?
«È stata durissima. Non me la sono sentita di parlare con le persone a me vicine, sbagliando parecchio ma solo perché in quel momento pensavo a proteggerle quando magari, aprendomi con loro, il tutto avrebbe preso una piega diversa».

Quando si finisce in un simile vortice è così difficile dire no?
«Non penso sia così complicato se ci si tira indietro subito. Il mio sbaglio è stato quello di dire sì la prima volta. Poi non puoi più tornare sui tuoi passi perché si ha a che fare con gente poco raccomandabile quindi non sai mai cosa ti può succedere. Certo, magari non accade nulla ma a priori naturalmente non lo si può sapere».

Cosa ha pensato quando ha visto che il primo avversario sarebbe stato proprio l'AlbinoLeffe?
«Quando sono stati pubblicati i calendari mi è sembrato tutto talmente incredibile che la prima reazione è stata una risata: non pensavo che il destino potesse riservare queste situazioni. Il passato, riassaggiare il campo dopo 18 mesi e una morsa d'emozioni allo stomaco che davvero non trovo le parole per descrivere».

Il presidente Andreoletti ha dichiarato che quelli come lei andrebbero radiati.
«Ognuno è libero di pensare e dire ciò che vuole e lungi da me dal far polemica anche perché la sua società è stata ampiamente penalizzata da tutta questa vicenda, perciò accetto le sue parole e me ne farò una ragione».

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