Da Intesa Sanpaolo 76 miliardi per la transizione energetica

"Oggi diamo un ulteriore supporto alla crescita industriale del passe, perché sappiamo quanto incide la componente energetica sul bilancio delle imprese", afferma il responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, sottolineando che "le comunità energetiche rappresentano un elemento cardine nall'ambito di questa transizione", perché "consentono produzione, consumo e, peraltro, la possibilità di rimettere in circolo energia nell'ambito delle comunità in cui le aziende sono protagoniste". Con 'Motore Italia Transizione Energica', per le aziende che decidono di investire nelle energie rinnovabili, viene lanciata una nuova linea di finanziamento, denominata S-Loan Cer, a cui è possibile abbinare la garanzia green di Sace.

Il meccanismo di funzionamento prevede un incentivo in termini di agevolazione sul tasso di interesse a fronte dell'investimento in energia rinnovabile, a cui viene riconosciuta una ulteriore premialità nel caso in cui l'impresa destini parte dell'energia prodotta e non autoconsumata alla Comunità energetica rinnovabile. La nostra filosofia è quella di costruire delle soluzioni di finanziamento che premiano le imprese che affrontano questa transinone virtuosa", spiega la responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, Anna Roscio, che ha illustrato nel dettaglio le misure del nuovo programma.

Sul fronte della transizione energetica più in generale abbiamo superato l'emergenza di dipendere così tanto dalla Russia, abbiamo diversificato, ma per andare avanti sugli obiettivi europei dobbiamo intensificare la quota di energia prodotta con le fonti rinnovabili", aggiunge il chief economist di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice, convinto che "il fotovoltaico e i pannelli solari abbiano molto spazio per crescere di più". Le misure messe in campo sono state illustrate oggi da Intesa Sanpaolo a Milano, nel corso di una presentazione alla quale sono intervenuti esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti istituzionali quali Bernardo Attolico, Chief Business Officer di Sace, Antonio Decaro, presidente Anci, ed Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria.

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