Elezioni: Fridays for future Italia lancia Agenda Climatica

(ANSA) - ROMA, 25 AGO - La maggior parte delle principali forze politiche ha scelto di inserire nel programma elettorale "anche misure riguardanti il cambiamento climatico, talvolta addirittura citando 'l'ambiente' tra le proprie priorità.

Tuttavia, gli impegni climatici sono molto spesso generici, insufficienti rispetto agli obiettivi delineati dalla comunità scientifica, se non addirittura dannosi e retrogradi". Lo afferma il movimento ambientalista giovanile Fridays for future (Fff) osservando che "la mancanza di un piano complessivo in cui gli interventi si inseriscano è evidente".

Mathias Mancin, portavoce di Fridays for Future Italia, spiega che "sono 5 i temi di cui la politica non può non parlare, 10 richieste che non possono mancare - a prescindere dal colore politico - in un programma che pretenda di affrontare la crisi climatica e di aiutare le categorie più svantaggiate".

I temi hanno come filo conduttore la partecipazione e la rappresentanza, aggiunge.

Partendo dall'energia, c'è la proposta di istituire una comunità energetica rinnovabile per ogni comune italiano, una misura che da sola coprirebbe la metà dei nostri consumi elettrici, abbatterebbe il prezzo delle bollette e coinvolgerebbe direttamente i cittadini nella produzione della propria energia. Si parla poi di trasporti pubblici gratuiti e investimenti sulla rete ferroviaria italiana, una misura necessaria per rendere gli spostamenti accessibili a tutti, nonostante l'aumento del prezzo dei carburanti. E ancora, si va dall'efficientamento energetico di scuole e case popolari, sempre con l'obiettivo di ridurre consumi, emissioni e bollette, alla riduzione dell'orario di lavoro - mantenendo invariati gli stipendi -, per liberare tempo nella vita delle persone, abbattere la disoccupazione e prepararci ad una società in cui produrre meno non vuol dire lasciare qualcuno per strada; fino alla rimunicipalizzazione dell'acqua e all'uso degli utili per riparare le drammatiche perdite della nostra rete idrica, mitigando così i danni che la siccità può infliggere agli agricoltori e ai cittadini. Ogni singola misura presenta le necessarie coperture finanziarie, a dimostrazione che la volontà politica, non la mancanza di denaro, è la principale causa dell'inazione climatica. (ANSA).

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