Arriva il via libera definitivo all'AI Act. È la prima legge al mondo sulla tecnologia

Il Consiglio approva il testo concordato con il Parlamento

BRUXELLES - Via libera definitivo all'unanimità del Consiglio Ue all'AI Act, la legge europea sull'intelligenza artificiale (Ia) che disciplina lo sviluppo, l'immissione sul mercato e l'uso dei sistemi di Ia in Ue. La legge, la prima al mondo in materia detta una serie di obblighi a fornitori e sviluppatori di sistemi di IA in base ai diversi livelli di rischio identificati. Le nuove regole saranno applicabili a due anni dall'entrata in vigore, con l'eccezione dei divieti, che scatteranno dopo sei mesi, dei controlli sui sistemi di Ia per finalità generali, compresa la governance (12 mesi) e degli obblighi per i sistemi ad alto rischio (36 mesi).

La nuova legge classifica i diversi tipi di Ia in base al rischio. I sistemi di IA che presentano solo un rischio limitato saranno soggetti a obblighi di trasparenza molto leggeri, mentre quelli ad alto rischio saranno autorizzati, ma soggetti a una serie di requisiti e obblighi per accedere al mercato dell'Ue. Quando il rischio è inaccettabile, scattano i divieti: è il caso ad esempio delle tecniche manipolative, delle pratiche di polizia predittiva, del riconoscimento delle emozioni vietato sul posto di lavoro e nelle scuole. E ancora è il caso del riconoscimento facciale, il cui uso è consentito solo alle forze dell'ordine e soggetto a condizioni rigorose.

Altra novità è il capitolo dedicato all'Ia generativa, inserito in corso d'opera con l'obiettivo di dare una prima risposta alla diffusione di sistemi come ChatGPT. I modelli di Ia per scopi generali (Gpai) che non presentano rischi sistemici saranno soggetti ad alcuni requisiti limitati, ad esempio in materia di trasparenza, ma quelli con rischi sistemici dovranno rispettare regole più severe, tra cui valutazione del modello, valutazione e mitigazione di rischi sistemici, protezione della sicurezza informatica.

La legge promuove regulatory sandboxes e real-world-testing, istituite dalle autorità nazionali per sviluppare e addestrare l'Ia innovativa prima dell'immissione sul mercato. A seconda della violazione e delle dimensioni dell'azienda, saranno comminate multe che possono andare da un minimo di 7,5 milioni di euro o l'1,5% del fatturato fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale. L'AI Act si applica solo alle aree che rientrano nel diritto dell'Ue e prevede esenzioni, ad esempio per i sistemi utilizzati esclusivamente per scopi militari e di difesa e per la ricerca.

L'Unione europea ha "il regolamento più avanzato del mondo" sull'intelligenza artificiale e per implementarlo occorre ragionare da un lato "sull'attuazione e la governance e, dall'altro, sul futuro della politica digitale". Lo ha sottolineato Roberto Viola, Direttore Generale DG CNECT della Commissione Europea, in conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Telecomunicazioni in cui i ministri hanno confermato all'unanimità l'AI Act, la prima legge europea sull'intelligenza artificiale. "È chiaro - ha sottolineato Viola - che tutti riconoscono che questo nuovo approccio a più livelli per la governance - in cui i compiti sono svolti dalla Commissione europea e dagli Stati membri - richiede lavoro di squadra, una buona cooperazione e un buon coordinamento. Penso che la volontà di tutti attorno al tavolo vada in questa direzione". Viola ha ringraziato la presidenza belga di turno all'Ue per aver completato tutti i dossier legati al digitale dell'attuale legislatura. "Nessun dossier proposto in questo mandato è rimasto senza conclusione", ha sottolineato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA