Bruxelles all'Italia, in Rai rischi di ingerenza, serve riforma

BRUXELLES - "La Commissione è consapevole dei rischi di interferenza politica che incidono sull'indipendenza dei media del servizio pubblico in Italia". Lo scrive il commissario Ue per il Mercato unico Thierry Breton in risposta a un'interrogazione firmata da 15 eurodeputati, tra i quali dieci del Pd. Breton evidenzia la mancanza di "sviluppi" nel quadro normativo della Rai "malgrado l'esigenza, menzionata nella relazione" Ue "sullo Stato di diritto 2022 e nell'Osservatorio del pluralismo dei media 2023 di una riforma che permetta alla Rai di resistere meglio ai rischi di influenze politiche e dipendenza finanziaria nei confronti del governo".

Nell'interrogazione, a sigla Socialisti e democratici e Verdi, gli eurodeputati chiedono a Bruxelles come valuta l'impatto che "i cambiamenti nel gruppo dirigente della Rai", a partire dalle dimissioni l'8 maggio 2023 dell'amministratore delegato Carlo Fuortes, "hanno avuto sulla libertà dei media in Italia" e quali misure l'esecutivo Ue intende adottare affinché "i fornitori di servizio pubblico siano al riparto da qualsiasi interferenza politica o economica".

"La relazione sullo Stato di diritto 2023 relativa all'Italia rileva che occorre rafforzare le salvaguardie dell'indipendenza editoriale e finanziaria dei media del servizio pubblico", ricorda Breton, evidenziando che "la proposta della Commissione relativa a una legge europea per la libertà dei media, adottata il 16 settembre 2022 e attualmente oggetto di negoziati legislativi al Parlamento europeo e al Consiglio, prevede una serie mirata di norme volte a rafforzare il funzionamento indipendente dei media di servizio pubblico impedendone la politicizzazione e garantendo lo svolgimento della loro missione per assicurare il corretto funzionamento del mercato interno".

I firmatari dell'interrogazione sono gli italiani del Pd Massimiliano Smeriglio, Franco Roberti, Brando Benifei, Camilla Laureti, Achille Variati, Pina Picierno, Pietro Bartolo, Mercedes Bresso, Giuliano Pisapia e Alessandra Moretti, la tedesca Petra Kammerevert dell'Spd, lo spagnolo Domènec Ruiz Devesa del Psoe, l'austriaco Hannes Heide dell'Spoe, la francese Sylvie Guillaume del Ps, e la spagnola Diana Riba i Giner dei Verdi.

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