L'Ue vara sanzioni contro quattro testate russe

Il Consiglio Ue ha deciso oggi di sospendere la circolazione nell'Unione Europea di altri quattro media che diffondono e sostengono la propaganda russa e la guerra di aggressione contro l'Ucraina: Voice of Europe, RIA Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.

BRUXELLES - Il Consiglio Ue ha deciso oggi di sospendere la circolazione nell'Unione Europea di quattro media che diffondono e sostengono la propaganda russa e la guerra di aggressione contro l'Ucraina, confermando la decisione presa dagli ambasciatori due giorni fa: Voice of Europe, RIA Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta. "Questi media sono sotto il controllo permanente, diretto o indiretto, della leadership della Federazione Russa e sono stati essenziali e strumentali per portare avanti e sostenere la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e per la destabilizzazione dei Paesi vicini", si legge.

"In linea con la Carta dei diritti fondamentali, le misure concordate oggi non impediranno ai media presi di mira e al loro personale di svolgere nell'Ue attività diverse dalla trasmissione, ad esempio ricerche e interviste", spiega la nota del Consiglio. "La Federazione Russa è impegnata in una campagna internazionale e sistematica di manipolazione dei media e dell'informazione, di interferenza e di grave distorsione dei fatti per giustificare e sostenere la sua aggressione su larga scala contro l'Ucraina e per rafforzare la sua strategia di destabilizzazione dei Paesi vicini, dell'Ue e dei suoi Stati membri", si legge ancora. "In particolare, le attività di propaganda, manipolazione delle informazioni e interferenza hanno ripetutamente e costantemente preso di mira lo Stato ucraino e le sue autorità, i cittadini ucraini, nonché i partiti politici europei, soprattutto durante i periodi elettorali, oltre a colpire la società civile, i richiedenti asilo, le minoranze etniche russe, le minoranze di genere e il funzionamento delle istituzioni democratiche nell'Ue e nei suoi Stati membri".

Mosca "risponderà" alle sanzioni. "Le misure di risposta sono in fase di preparazione ora", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, all'agenzia Tass.

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