BRUXELLES - Il direttore generale del fondo salva-Stati Esm, Klaus Regling, ha lanciato un appello agli Stati Ue affinché vadano avanti con le riforme dell'Eurozona, perché se si faranno con la prossima crisi il costo potrebbe essere molto più alto. "Sembra che stiamo perdendo lo slancio invece di sfruttarlo. Voglio avvertire esplicitamente sul rischio dell'inazione politica, i Paesi devono capire che l'agenda attuale di riforme è un pacchetto, non si deve guardare ai suoi elementi isolandoli.
Se non si metteranno d'accordo su questo pacchetto, rischiamo di dover aspettare la prossima crisi", quando le modifiche saranno inevitabili e arriveranno "ad un costo molto maggiore", ha detto Regling parlando ad un evento al Parlamento Ue. "A dicembre sembrava che l'Europa stesse sfruttando il momento, dopo quattro mesi non ne sono più sicuro", ha detto.
Regling pensa soprattutto alla riforma dell'organismo che dirige e spiega che attraverso di esso potrebbe passare la necessaria dose di condivisione del rischio, "la più grave lacuna della zona euro". Questa si otterrebbe dando all'Esm la funzione di paracadute per il fondo salva-Stati e di stabilizzatore macroeconomico.
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