Aiuti per l’Ucraina, si apre la settimana che porta al milione

La sottoscrizione La raccolta fondi è giunta a 928mila euro, grazie a privati, enti e associazioni. Tanti gli appartamenti messi a disposizione.

Si apre una nuova settimana per la sottoscrizione «Un aiuto per l’Ucraina», la raccolta fondi promossa dalla Caritas insieme a L’Eco di Bergamo e Fondazione della Comunità Bergamasca per sostenere le attività di accoglienza delle comunità bergamasche in favore dei profughi ucraini.

Tante donazioni sono arrivate anche nel fine settimana (l’aggiornamento del weekend sarà pubblicato sul giornale di domani). Venerdì la raccolta aveva raggiunto quota 928.066 euro. Ogni donazione è importante per dare una mano alla complessa macchina organizzativa messa in campo dalla Caritas, che in prima battuta ha assunto il compito di gestire l’accoglienza delle famiglie ucraine in arrivo a Bergamo e provincia.

Chi ha aderito

Alla sottoscrizione che proprio la Caritas bergamasca ha promosso insieme a L’Eco di Bergamo e alla Fondazione della Comunità Bergamasca, hanno aderito nelle scorse settimane tanti enti, associazioni e istituzioni del territorio, ricomponendo così l’ampio fronte della solidarietà, che già si era visto in occasione dell’emergenza sanitaria.Ad Ascom, Bergamonews, Confindustria, Confcooperative, Università degli Studi e Ance, si sono aggiunti anche il Consiglio notarile di Bergamo e il Consorzio dei Pasticceri artigiani bergamaschi. Presto i primi soldi saranno destinati alle comunità religiose che per prime, circa un mese fa, hanno accolto le famiglie ucraine arrivate in città. Poi, anche in questo caso, la catena di solidarietà si è allargata e al momento sono circa 130 gli alloggi pronti ad ospitare i profughi in tutta la provincia. Di questi, una cinquantina sono già stati occupati.

Alloggi disponibili

E cresce pure il numero di posti che il Seminario mette a disposizione dei nuovi arrivati: nelle stanze dell’ex liceo in via Arena, in Città Alta, sono ospitate circa 70 persone (un mese fa i posti a disposizione erano circa una quarantina) in attesa di essere trasferite in un alloggio più «stabile» per tutto il tempo che servirà, prima del loro rientro in patria a seconda degli sviluppi della guerra. Una parte dei fondi raccolti sarà destinata anche alle attività di integrazione che sono già iniziate, a cura delle comunità parrocchiali e di numerose associazioni, e alle iniziative della Caritas nazionale al confine con l’Ucraina.

Come aiutare

Queste le coordinate bancarie per aderire alla sottoscrizione: Iban IT 22 S 07601 11100 000011662244 (intestato a Diocesi di Bergamo Caritas), Iban IT 37 O 03069 11166 100000018519 (intestato a Fondazione Diakonia Onlus), o Iban IT 58 U 03069 09606 100000185910.

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