Duecento pellegrini con il vescovo nelle cattedrali di Francia e Belgio: «Siamo pietre vive»

IL PELLEGRINAGGIO. È iniziato dalla cattedrale di Notre Dame di Strasburgo il pellegrinaggio diocesano accompagnato dal vescovo Francesco Beschi tra Francia e Belgio.

Sono duecento i bergamaschi partiti la mattina di sabato 8 luglio con quattro pullman turistici che hanno attraversato la Svizzera per raggiungere la prima tappa di un viaggio che toccherà le straordinarie cattedrali di Aquisgrana, Bruxelles, Reims, Parigi, Chartres e Lione, passando per la più grande chiesa cistercense del mondo a Vezelay e i santuari di Banneux e della Fourviere.

Le parole del vescovo Beschi

Otto giorni nel cuore dell’Europa, il cui Parlamento sarà visitato lunedì con un incontro istituzionale. Un cammino che «tocca le pietre vive della cristianità», ha sottolineato il vescovo Beschi introducendo ai pellegrini il senso del viaggio all’ombra di incommensurabili opere romaniche o gotiche. «L’Europa è cresciuta attorno a questa centralità delle cattedrali» ha detto monsignor Beschi, chiedendosi se ancora oggi è così: «Nelle città moderne non è più così evidente, ma certamente resta nei cuori delle persone».

E i cuori dei bergamaschi si sono lasciati emozionare dinnanzi alla maestosità della cattedrale di Strasburgo con la sua guglia alta 142 metri e il portale d’accesso ornato da decine di bassorilievi con al centro la passione e la resurrezione di Cristo. «Il portale – ha detto monsignor Beschi – è la rappresentazione di Cristo, lui è la porta che fa accedere a Dio e che consente di uscire tornando alla vita dopo l’incontro con Dio».

La cattedrale, che l’uomo voglia o non voglia credere, resta una presenza silenziosa anche quando gli uomini si dimenticano del suo valore spirituale e di fede. «Noi siamo le pietre vive», ha detto il vescovo accompagnando i pellegrini nella cripta dove ha celebrato la Messa e nella quale ha insistito perché in Europa si torni a nutrire un desiderio di pace e di giustizia attraverso l’ascolto, la comprensione e il confronto.

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