Ogni giorno combatte come una tigre
«Le mie gambe si sono fermate, ma io no»

La storia di Simone Amadeo, colpito a 31 anni dalla sclerosi multipla, racconta le difficoltà di movimento in città.

È una tigre l’avatar scelto da Simone Amadeo per i social network e questo la dice lunga sul suo carattere: è un vero combattente. Quando ha scoperto di avere la sclerosi multipla, dieci anni fa, lui ne aveva trentuno e gli piacevano le corse in moto. Ora non cammina più, per spostarsi deve usare una sedia a rotelle. Ha esplorato suo malgrado un lato del mondo più precario e fragile, dove bisogna lottare per soddisfare perfino le necessità quotidiane più banali.

«Non mi era mai capitato di avere a che fare con la malattia. In genere a trent’anni si pensa ad altro. Mi piaceva andare in moto ma quando è arrivata la diagnosi, ho dovuto venderla. Ho una lunga anzianità di malattia, ma non mi sono mai abituato e nemmeno arreso. Ritengo di essere una persona normale, e – aggiunge sorridendo – sono un polemico». Questa grinta è il suo motore, quello che ogni mattina lo spinge ad affrontare con impegno le sedute di fisioterapia: «Vorrei tanto potermi rimettere in piedi», confessa.

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