Atalanta,ha vinto Gasp
E tutta Bergamo sorride

Sorrisi. Sorrisi di gente che dieci minuti dopo la partita discuteva della vittoria al rosso dei semafori, dietro lo stadio. Perfetti sconosciuti uniti da quella breve attesa, ma soprattutto dalla gioia, dal sospiro di sollievo, dalla bellezza vista sul campo. Uniti dall’aver ritrovato l’Atalanta che conoscono e ri-conoscono: una squadra umile ma indiavolata, che non molla mai.

E il vincitore, il grande vincitore di questa giornata difficile da dimenticare, ha soprattutto un nome: Gian Piero Gasperini. Inutile nascondersi: la formazione di ieri, poco prima delle 15, ha fatto fare un salto sulla sedia a tanti, praticamente tutti. Magari anche a Sarri. Si pensava ma come: partita delicatissima, quasi proibitiva e tu di colpo metti i ragazzi? Scontati ragionamenti di chi, vedendo i fatti dell’Atalanta dall’esterno, è per forza di cose un passo indietro. Ha ragione Gasperini quando dice che ieri era più facile perdere, e proprio per questo ha rischiato doppio: in caso di ko sarebbe stato un ovvio diluvio di critiche sui giovani bruciati ecceteraeccetera. Ha rischiato doppio e ha vinto: sorrida, mister.

Ha vinto non solo per i tre punti, ma ha vinto perché adesso, dopo queste scelte, è più forte di prima. Ha vinto per i tanti abbracci dei giocatori a fine partita, ha vinto perché l’Atalanta è a metà classifica e adesso si può respirare. Ha vinto perché la squadra ha compattato un intero stadio in un tifo clamoroso, giovani e vecchi, scalmanati e signore attempate.

Sì: ieri il Comunale era una meraviglia. Dall’ingresso in campo all’ultimo secondo, il tifo è stato straordinario. Dalla curva nord agli altri settori: tutti hanno spinto la squadra al di là delle sue possibilità, con una partecipazione trascinante, oltre i decibel, oltre le paure, oltre anche le provocazioni dei tifosi del Napoli. Ed è bello, proprio bello, ritrovarsi a scrivere solo qui, e non in altre parti del giornale, di quest’ultimo aspetto.

La giornata era molto temuta, perché arrivavano gli ultrà del Napoli «rei» di aver sottoscritto la tessera del tifoso. «L’hanno fatta solo per andare in giro e per far casino», si dice in giro, forse non senza ragioni. Ma era temuta anche la possibile «accoglienza» di una fetta del tifo bergamasco, che, totalmente contraria alla tessera, contesta la scelta dei napoletani. Invece, e meno male, niente. Niente incidenti, niente agguati, niente scontri con la polizia. L’Atalanta ha vinto, la curva e tutti quelli che fanno il tifo hanno vinto, e ha vinto anche il resto della città. È un felice passo avanti. Per una volta, è proprio vero: solo Atalanta, il resto avanza.

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