La «Maremma» di Assolari a Dalmine

La personale che il pittore Luigimaurizio Assolari presenta in questi giorni a Dalmine costituisce, se così possiamo dire, una specie di antologica. Infatti l’artista espone le sue opere dal titolo «Maremma» che abbracciano un periodo più che mai lungo: dal 1977 al 2007. Trent’anni di serio impegno particolarmente finalizzato ad interpretare una realtà unica nel suo genere; il lavoro dei campi, la semplicità dei personaggi che costituiscono un vero «mondo» di poesia. È su queste peculiari caratteristiche di ambiente e di personaggi che Luigimaurizio Assolari si sofferma a contemplare con l’autentico animo di artista che ben gli riconosciamo ormai da anni.
Innamorato del paesaggio ma, soprattutto, di ciò che il paesaggio può significare, Luigimaurizio Assolari fissa la sua attenzione sui valori fondamentali del vivere quotidiano, specie quello di coloro che stanno a continuo contatto con la natura. Pertanto le sue opere non vogliono essere una documentazione fotografica di un determinato «luogo» per quanto caratteristico esso sia, bensì un voler compartecipare ai sentimenti, agli affetti, alle passioni di coloro che rendono l’ambiente un «habitat» esclusivamente umano. È questo il «messaggio» pittorico che Assolari intende trasmettere agli ammiratori delle sue opere. Ed egli raggiunge il suo scopo attraverso un «linguaggio» che si fa comprensibile a tutti tramite un figurativo moderno sì ma non astruso o indecifrabile. Il calore dei suoi cromatismi, che riflettono in modo più che esplicito le atmosfere della maremma, la prevalenza delle tinte a sfondo roseo e che poi volgono gradatamente al rosso, sono e costituiscono il calore di una terra che dà frutti ma, pure, sofferenze a quanti che da questa terra devono trarre alimento. Ecco perciò anche la povertà dei costumi dei «suoi» maremmani, ma, nello stesso tempo, anche la gioia del loro spirito dal quale si sprigiona ottimismo e felicità spirituale.
Interpretare in questo modo le opere di Luigimaurizio Assolari significa comprendere la sua arte, quella che pone in risalto non i sentimentalismi ma i sentimenti, poiché l’arte non è espressione autocompiacente ma solo e unicamente esaltazione dei valori primari della vita. E Luigimaurizio Assolari vi riesce. Gliene siamo grati.


Durata della mostra: fino al 6 gennaio.
Orari: feriali dalle 16 alle 19, festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Centro Civico, via Bertelli - DalmineLino Lazzari

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