«Tempo Barocco» torna dal 27 agosto

Lunedì 27 agosto è in programma il primo dei tre appuntamenti della rassegna «Tempo Barocco», festival di musica classica dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Bergamo, ormai alla settima edizione. La pianista russa Polina Leschenko, nel chiostro maggiore del monastero benedettino di San Paolo d’Argon (alle 21) affiancherà il giovane violinista connazionale Alexander Sitkovetsky. Nel caso di maltempo il concerto inaugurale nel chiostro di San Paolo d’Argon si terrà nella chiesa parrocchiale adiacente al complesso benedettino. Sitkovetsky è un ex enfant-prodige, proprio come la Leschenko, originario di Mosca, ma adottato da Yehudi Menuhin alla scuola di Londra. Talento straordinario e musicalità fuor dal comune ne hanno fatto ancor prima dei vent’anni (oggi ne ha 23) una star internazionale del violino. Il programma svaria dalla Partita n. 2 per violino solo di Bach (quella che termina con la celebre Chaconne) per passare alle sonorità novecentesche di Schnittke e Prokofiev (la esuberante Sonata op. 94 in re maggiore) e per fornire con quel capolavoro del tardoromantico che è la Sonata in la maggiore di Franck.
Lunedì 3 settembre nella Basilica di San Martino di Alzano Lombardo si terrà il concerto più rigorosamente barocco della rassegna con l’Ensemble dell’Orchestra Barocca di Venezia diretto da Andrea Marcon, tre pagine di Vivaldi e Telemenn. Il gruppo è composto da tutte le prime parti dell’Orchestra Barocca di Venezia, specializzata nell’esecuzione con strumenti originali con prassi d’epoca. Ha suonato nelle maggiori sale concertistiche europee, dal Concerthebouw di Amsterdam al Konzerthaus di Berlino, fino alla Carnagie Hall di New York. Michele Favaro (flauto trasversale), Luca Mares e Giuseppe Cabrio (violino), Alessandra Di Vincenzo (viola), Davide Bovo (violoncello), Alessandro Sbrogiò (violone) e Evangelina Vaccardi (liuto) eseguiranno una serie di concerti di Vivaldi per strumento solista e orchestra, con varie combinazioni in dialogo con il resto del gruppo.
L’estro del maestro veneziano verrà messo a confronto con la dottrina del collega tedesco, coevo, Georg Philipp Telemann, di cui verrà proposto un concerto per flauto traversiere e la Sonata «La follia», op. 1 n. 12, motivo topico di tutta la letteratura barocca.
Ultimo concerto, il 10 settembre, nella parrocchia di Santo Stefano di Villa di Serio con il quartetto d’archi Savinio, che sostituisce il quartetto russo Yussupov già indicato nelle locandine della manifestazione. Una frattura alla falange del primo violino russo ha costretto al cambio d’emergenza. Ma il quartetto chiamato, sorto a Napoli sette anni fa, è considerato una delle più brillanti realtà di tale formazione, come molti giudizi di critica auterevole attestano. Composto da Alberto Maria Rota e Rosella Bertucci, violini, Francesco Solombrino, viola e Lorenzo Ceriani, violoncello, il quartetto nasce sotto le ali di Piero Farulli e della scuola di Fiesole, ed ha già accumulato una solida esperienza concertistica nazionale e internazionale. Il programma svaria dal giovane Mozart (Quartetto k. 156) al Beethoven leggiadro del quartetto «Les Harpes» op. 74, mentre nella seconda parte si concede al romanticismo maturo e al pathos appassionato di Cajkovskij, con il quartetto n. 1 op. 11.

(10/08/2008)

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