Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 17 Marzo 2010
Tre giorni di jazz a Bergamo
per festeggiare la primavera
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Ai concerti serali si affiancheranno altri appuntamenti ospitati all'ex Chiesa della Maddalena, all'Auditorium di Piazza della Libertà, all'Auditorium Santa Caterina e allo Spazio Polaresco, trasformato in vero e proprio jazz club. E come tradizione di uno dei più longevi e rinomati festival jazz europei, il cast artistico sarà prestigioso, offrendo nell'insieme un significativo spaccato delle molteplici anime che oggi coabitano in armonia nel mondo del jazz, fra rimandi alla storia della musica afroamericana e proficui incontri con altre musiche.
Venerdì 19, il via ufficiale al festival verrà dato all'Auditorium di Piazza della Libertà (ore 18) con l'omaggio ad Ennio Morricone da parte della JW Orchestra Association diretta dal sassofonista Marco Gotti. Alle 21, al Teatro Donizetti, primi a salire in palcoscenico saranno due fuoriclasse del jazz europeo, Richard Galliano e John Surman: l'inedita coppia formata dal fisarmonicista francese e dal sassofonista e clarinettista britannico promette una musica fatta di molteplici ingredienti sonori, inclusi il tango ed echi del folklore nordico.
La serata verrà chiusa da uno degli ospiti più attesi di “Bergamo Jazz 2010”: Ahmad Jamal. 80 anni il prossimo 2 luglio, il pianista prediletto dal “divino” Miles Davis si esibirà alla testa di un quartetto comprendente due suoi partner di lunga data, il contrabbassista James Cammack e il batterista Herlin Riley, e il percussionista Manolo Badrena, noto per essere stato componente negli anni Settanta dei Weather Report. Infine, attorno a mezzanotte, allo Spazio Polaresco, si potrà assistere al concerto del milanese Spare Time Trio, con jam session conclusiva.
Sabato 20, i riflettori saranno nuovamente puntati su John Surman: pioniere della solo performance e colonna portante del British Jazz sin dalla fine degli anni Sessanta, il musicista di Tavistock si produrrà in completa solitudine all'Ex Chiesa della Maddalena (ore 12), avvalendosi anche di strumentazioni elettroniche. Nel pomeriggio (ore 16), all'Auditorium di Piazza della Libertà, avrà quindi luogo un doppio concerto di cui saranno protagonisti il trio Plug – Gianluca Petrella al trombone, Andrea Lombardini al basso elettrico e Giovanni Giorgi alla batteria – e il pianista Claudio Angeleri, che presenterà il suo nuovo gruppo denominato Moods (con la cantante Paola Milzani, Gabriele Comeglio e Rino Cirinnà ai sassofoni, Marco Esposito al basso elettrico e Tony Arco alla batteria).
Tutta nel segno del jazz del Vecchio Continente la serata al Teatro Donizetti (ore 21), aperta da Misha Alperin (pianoforte e voce), Arkady Shilkloper (corno, flicorno e voce) e Sergey Starostin (clarinetto e voce), ovvero il Moscow Art Trio, formazione dall'originale impianto strumentale che mescola richiami accademici e folklorici con il linguaggio improvvisativo di derivazione jazzistica. A seguire il nuovo quintetto del più internazionale dei jazzisti italiani: Enrico Rava. Il trombettista di origine triestina, al quale “Bergamo Jazz 2010” dedica una particolare attenzione, avrà accanto a sé il vulcanico trombonista Gianluca Petrella, il talentuoso pianista Giovanni Guidi, il promettente contrabbassista Gabriele Evangelista e un batterista esperto come Fabrizio Sferra. Allo Spazio Polaresco (ore 24) sarà poi il turno di una delle più interessanti formazioni italiane del momento, il Dowtown Trio del chitarrista Roberto Cecchetto, con Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Michele Rabbia alle percussioni.
Domenica 21, la terza e ultima giornata di “Bergamo Jazz 2010” si preannuncia particolarmente densa di appuntamenti. Durante la mattinata sono in programma un blindfold test con Enrico Rava e Paolo Fresu (Sala Conferenze del Teatro Donizetti, ore 10,30) e un piano solo di Misha Alperin (Ex Chiesa della Maddalena, ore 12,30). Nel pomeriggio (dalle 14,30 alle 17,30) il festival si trasferirà in Città Alta dove, fra Piazza Vecchia e Piazza Cittadella, si svolgerà una autentica maratona musicale alla quale prenderanno parte sei formazioni che hanno aderito alla selezione “Uptown Jazz” indetta dall'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo e altrettanti gruppi formati da allievi dei Conservatori di Adria, Brescia, Mantova, Milano e Vicenza e del Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo.
E alle ore 18, all'Auditorium Santa Caterina, Enrico Rava suonerà in duo con il più illustre dei jazzisti bergamaschi, Gianluigi Trovesi. Al termine del concerto verrà proiettato il film Rava l'opéra va, girato da Marco Maccaferri nel 1994 al Teatro Olimpico di Vicenza. Altra serata d'eccezione al Teatro Donizetti (ore 21), con Omar Sosa e il San Francisco Jazz Collective. Artefice di un affascinante mix che ingloba elementi caraibici, africani e, ovviamente jazzistici, il pianista cubano guiderà il suo Afreecanos Quintet, gruppo multietnico che allinea la cantante maliana Mamani Keita, il mozambicano Childo Thomas (basso), i cubani Leandro Saint-Hill (sax alto e flauto) e Julio Barreto (batteria).
Diretta emanazione del festival californiano da cui prende il nome, il San Francisco Jazz Collective è una formazione ad organico variabile che di volta in volta annovera al suo interno musicisti differenti. L'edizione che arriverà a Bergamo si configura come una all-stars delle ultime generazioni di jazzisti d'oltre Atlantico, schierando il trombettista Avishai Cohen, i sassofonisti Miguel Zenon e Mark Turner, il trombonista Robin Eubanks, il vibrafonista Stefon Harris, il pianista Edward Simon, il contrabbassista Matt Penman e il batterista Eric Harland. In scaletta storiche pagine di Horace Silver, alfiere negli anni Cinquanta dell'hard bop e del soul jazz. E mentre le ultime note del festival saranno opera del Dowtown Trio (sempre allo Spazio Polaresco, ore 24), rimane da ricordare la mostra di pittura Buonanotte Suonatori di Gianni Bergamelli, aperta fino al 24 marzo al Centro Culturale San Bartolomeo.
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