«Cats» incanta il Creberg
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Dire che i gatti miagolano ancora, a proposito della prima edizione italiana di Cats, nel trentennale dello storico musical di Andrew Lloyd Webber, non suona solo banale. È riduttivo. Sembra più esatto spiegare che, se i gatti hanno nove proverbiali vite, i Cats hanno la generosità di regalarcene qualcuna.

Anche i Cats che finalmente cantano in italiano, nella bella versione della Compagnia della Rancia vista martedì al Creberg Teatro Bergamo e in replica stasera: se l'ideale è godere di un'opera (ogni opera, non solo teatrale) in lingua originale, una buona traduzione e un intelligente adattamento non sono solo meglio che niente. Sono un ponte verso una comprensione più ampia.

Questo Cats firmato da Saverio Marconi (adattamento e la regia), con la coreografia di Daniel Ezralow e la traduzione di Michele Renzullo e Franco Travaglio (per le liriche), non rinuncia alla spettacolarità dell'originale. In compenso, riesce a non perderne la dimensione sapienziale e persino rituale. Questa è infatti la storia dei gatti del quartiere di Jellicle e della loro festa, nella notte dell'anno in cui si riuniscono e il vecchio Deuteronomio, la loro guida, sceglie chi passerà nell'Aldilà per rinascere a nuova vita. Ed è anche, attraverso il catalogo dei gatti Jellicle, una sorta di catalogo allegorico dei tipi umani e delle vite possibili.

A riproporre questa poetica favola è un spettacolo addirittura sontuoso per le abitudini italiane, sorretto da un ottimo cast, soprattutto dal punto di vista vocale. Tra tutti (ventidue attori) ricordiamo almeno Alessandro Neri (che si divide tra Deuteronomio e Ciccio Gourmet), Massimiliano Pironti (Mangojerry, già visto in Peter Pan), Giulia Ottonello (Grizabella) e Alessandro Lanzillotti (Mistofeles): ma parlare dei singoli è ingeneroso, quando a prevalere è soprattutto la compattezza del gruppo. Oltre a questa, la carta vincente è aver deciso di allestire uno spettacolo del tutto nuovo, senza ricalcare l'originale.

Il suono è corposo, grazie all'orchestra dal vivo di sedici elementi, diretti da Vincenzo La Torre sulla base della direzione musicale di Enrico Arias. Vivo il gradimento del pubblico (1.390 gli spettatori). In replica mercoledì sera alle 21. Info: www.teatrocreberg.it, tel. 035-343251.

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