Lindsay Anderson e John Ford danno il via al Bergamo Film Meeting

Si apre domani pomeriggio alle ore 15.30 all’Auditorium di piazza della Libertà con la proiezione del film di Lindsay Anderson Le balene d’agosto, la XXII edizione di Bergamo Film Meeting - Mostra Internazionale del Cinema d’Essai. La storica manifestazione è arrivata a superare ampiamente i due decenni di vita nonostante le mille e una difficoltà economiche in cui si è sempre dibattuto e che ha resistito tutti questi anni grazie al sostegno finanziario di alcuni enti che hanno sempre creduto nell’iniziativa (Ministero, Commissione Europea, Regione Lombardia, Comune e Provincia di Bergamo) a cui si è affiancato il mecenatismo di alcuni enti come il Credito Bergamasco e la Fondazione della Comunità bergamasca Onlus che quest’anno supporta il progetto Tarkovskij.

Curiosamente il primo film della lunga maratona (il festival si concluderà domenica 21 marzo), è l’ultimo della filmografia dell’autore inglese conosciuto, oltre che come cineasta in proprio, per essere stato «l’inventore» del Free Cinema, il movimento di rinnovamento del cinema inglese sorto in Gran Bretagna alla fine degli anni Cinquanta. Le balene d’agosto è però anche il primo lungometraggio che Anderson ha girato negli Stati Uniti. La storia è quella di due anziane sorelle (interpretate da due attrici mitiche del cinema: Lilian Gish e Bette Davis) che, tra una litigata e l’altra un battibecco e l’altro, ricordano la loro giovinezza quando, sulle spiagge della costa del Maine dove il film è ambientato, si avvistavano le balene.

A seguire, dopo il film di Anderson, il primo film della sezione dedicata a John Ford, autore particolarmente amato dal regista inglese a cui ha dedicato anche un libro forse il migliore scritto sull’autore di Ombre rosse. Di Ford vedremo uno dei film che lui amava di più: Il sole splende alto (The Sun Shines Bright, 1953).

Grande cinema anche nella serata che inizia alle ore 20.30 con il primo dei film in concorso: Il viaggio di «James a Gerusalemme» del regista israeliano Ra’anan Alexandrowicz. Definito «una commedia graffiante», il film racconta l’avventura del giovane James che, partito da un piccolo villaggio dell’Africa per un pellegrinaggio a Gerusalemme, viene arrestato perché scambiato per un immigrato clandestino.

Alle 22.15 è invece in programma l’anteprima tanto attesa del nuovo film di Davide Ferrario intitolato «Dopo mezzanotte» tornato carico di premi dal recente Forum del Festival di Berlino.

Nel film, Giorgio Pasotti è Martino, il custode notturno della Mole antonelliana sede del Museo del cinema. Martino vive in un mondo tutto suo che non concede molto alla realtà. Ma sarà la realtà, nei panni della bella e inquieta Amanda, che andrà a stanarlo dalla sua comoda tana fatta di cinema e di sogni. Il custode vivrà allora una vera avventura nella vita reale.

Chiude in bellezza la serata, a notte fonda, la proiezione di Ombre rosse (Stagecoach, 1939) di John Ford.

(12/03/2004)

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