Le «Presenze» al Chiostro
rompono il ghiaccio e gli schemi

È stato inaugurato venerdì con le opere del giovane artista bergamasco, «Presenze», il ciclo di mostre che tutti i weekend fino ad agosto animerà le pareti del Convento di Città Alta, grazie al lavoro di sei giovani studenti dell'Accademia di Brera, sotto la guida Italo Chiodi, Nicola Scaglione e con la regia de «La Marianna».

E' toccato al bergamasco Guido Nosari, classe 1984, fare gli onori di casa nella serata inaugurale di “Presenze”, il ciclo di mostre che tutti i weekend dal 14 maggio al 1 agosto animeranno le pareti e le arcate dei portici del Chiostro di San Francesco in Città Alta. I disegni di Guido Nosari, espressione della propria personale percezione delle “presenze” che animano questo convento del XIII secolo, sono stati ammirati dagli sguardi incuriositi dei molti giovani che anche venerdì hanno raggiunto il Colle di Santa Eufemia in Città Alta per godersi una delle tante serate decisamente fuori dal comune proposte da InChiostro per questa stagione.

Sotto i loro occhi, al posto dei frammenti degli affreschi trecenteschi che erano abituati a vedere, hanno preso vita nuove figure, risultato dell'immaginazione e della straordinaria sensibilità di questo giovane artista. Dopo Guido Nosari, altri 5 studenti dell'Accademia di Brera presenteranno i propri lavori, sotto la guida di Italo Chiodi, artista bergamasco e docente alla prestigiosa scuola milanese e il curatore Nicola Scaglione.

“Con questa collaborazione con InChiostro abbiamo voluto mettere alla prova i nostri artisti, dando loro la possibilità di uscire dai confini dati dalla superficie del disegno, per misurarsi, non tanto con il supporto fisico della loro creazione, ma soprattutto con lo spazio in cui la loro opera viene collocata – ha spiegato Italo Chiodi -. Se ogni superficie può suggerire una diversa narrazione, anche lo spazio espositivo può offrire suggestioni ed emozioni, utili al lavoro dell'artista. Credo che questo sia particolarmente vero per il Chiostro di San Francesco, un luogo che pare caratterizzato da un tempo immobile, lontano dai rumori della città che pure lo ospita, dove si possono ancora immaginare i passi leggeri dei monaci. Le opere di Guido e degli altri ragazzi nascono dalla loro capacità di ascoltare ed esprimere la loro percezione di questo luogo”.

Decisamente soddisfatti gli organizzatori Luca e Mirko Panattoni, che, con la collaborazione di Fabio Poli, dopo aver trasformato il Chiostro di San Francesco in uno dei più gettonati luoghi di ritrovo dell'estate bergamasca, stanno facendo assumere all'antico convento le sembianze di un privilegiato laboratorio artistico, dove sperimentare nuove forme di espressione, a favore di giovani artisti e dei tanti ragazzi che affollano le sue serate: “Con questa iniziativa abbiamo voluto animare i portici del Chiostro con “presenze” nuove, a favore dei tanti ragazzi che passano il fine settimana con noi alla ricerca di serate diverse dal solito. Credo che in questa prima occasione siamo riusciti a stupire i ragazzi, che tutto si sarebbero aspettati dal Chiostro, tranne un restyling di questo tipo, che credo sia un buon esempio di interazione rispettosa verso questa meravigliosa location, una dimostrazione di dove si può arrivare con l'empatia che suscita questo luogo“.

I lavori si potranno ammirare anche il prossimo fine settimana, dal 21 al 23 maggio, in occasione delle serate proposte dal La Marianna in collaborazione con gli chef de Il Pianone al Chiostro di San Francesco a partire dalle 19. Tutti le serate sono a ingresso gratuito. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 333.8226068 o mandare una mail a [email protected]. Le serate di In-Chiostro sono anche su Facebook (GetTo InChiostro) e sul sito web www.in-chiostro.it.

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